Monfalcone – Nella mattina di sabato 1 luglio si è spento all’età di 93 anni Sergio Sorrentino, campione del mondo nel ’58 in Svezia, europeo nel ’53, nel ’56 e nel ‘64, tre volte azzurro alle Olimpiadi con il Dragone insieme ad Annibale Pelaschier e Sergio Furlan, fondatore del Marina Hannibal (dedicata all’amico e compagno di regate Annibale, zio di Mauro) e della prima Scuola Vela italiana.
L’atleta triestino, dopo i soggiorni nei paesi del nord per le regate che lo videro campione negli anni cinquanta e sessanta e maestro di vela delle teste coronate europee, era rientrato in patria per importare quello che allora era un modello sconosciuto in Italia: un Marina sicuro in tutte le condizioni meteo e una scuola vela stanziale che potesse avvicinare i giovani alla vela.
A partire dagli anni ’60 impegnò le sue energie per realizzare questo sogno, nel bacino di Panzano, che allora era solo un acquitrino ricoperto di canneti ed oggi ospita un Marina con oltre 300 posti barca, un cantiere all’avanguardia per gli interventi su grandi imbarcazioni e la famosa Scuola Vela Tito Nordio, dedicata al suo maestro di vela, il triestino Tito Nordio.
Lo scorso anno, in occasione del 50° anniversario della Scuola Vela Tito Nordio, Sergio Sorrentino partecipò alla celebrazione e fu festeggiato dal Presidente del Marina e dello Yacht Club Hannibal Carlo Cazzaniga, dai giovani della Scuola e dalla dirigenza dello Yacht Club Hannibal.
Malato da tempo, si è spento serenamente accanto alla compagna e sarà cremato, senza cerimonia funebre, come da sue volontà.
Alla Scuola Vela Tito Nordio resta una grande eredità e la responsabilità di portare avanti il suo sogno con impegno e dedizione.
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