Vela e tasse, da As.Pro.Na.Di una serie di proposte per la tassa di stazionamento
Vela 10 Dicembre 2011 Zerogradinord 0
Ravenna – Dopo la lettera aperta di alcuni giorni fa, Giovanni Ceccarelli, presidente di As.Pro.Na.di, torna a scrivere al Presidente del Consiglio Mario Monti, e al Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, per avanzare alcune proposte relative alla reintroduzione della tassa di stazionamento.
“Egregio Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti,
Egregio Ministro per lo Sviluppo Economico dott. Corrado Passera
le riscrivo in qualità di Presidente dell’Associazione As.Pro.Na.Di – Progettisti Nautica da Diporto, e dei miei colleghi soci che hanno contribuito: Sergio Abrami, Franco Gnessi, Attilio Albeggiagiani, Davide Tagliapietra, Benedetto Inzerillo, Giovanni Maria Grasso, Maela Lenci, Davide Zerbinati, per portare il nostro contributo diretto in queste ore cruciali del Vostro dibattito.
Siamo progettisti navali e come tali conosciamo bene ogni aspetto del nostro settore.
Desideriamo sottoporle alcune nostre proposte per variare quella da lei proposta da tassa sul bene, a tassa sull’ecologia, (ribadendo il concetto già espresso con la nostra precedente comunicazione del 07-12-12 a Lei indirizzata).
Con questa proposta vogliamo salvaguardare il più grande bene che abbiamo : l’ambiente, tassando le emissioni piuttosto che l’oggetto.
La tassa per le imbarcazioni sia a vela con motore ausiliario che a motore, deve essere pagata in funzione dei kilowatt termici complessivi presenti a bordo a partire comunque dai dieci metri fuori tutto e non della lunghezza fuori tutto come proposto ora.
Tassazione sostanzialmente solo sui motori endotermici e su tutti i kilowatt installati a bordo, generatori compresi, individuando un sistema che aiuti a distinguere un motore di vecchia impostazione da un motore con ridotte esalazioni nocive.
Incentivazione per propulsione ibride, esenzione per propulsioni elettriche.
L’effetto sarebbe introito immediato per le casse dello stato e i grandi sacrifici per gli operatori e gli utenti sarebbero giustificabili quanto meno, per applicare in anticipo normative che prima o poi ci saranno comunque imposte, come nel settore automobilistico avviene già.
Punti principali:
– le imbarcazioni a vela dovranno essere comunque “premiate” rispetto ad un’imbarcazione a motore;
– incentivare le nuove costruzioni eseguite secondo criteri ecosostenibili sia durante la fase di produzione che di esercizio. Si incentiverebbe lo svecchiamento del parco barche. L’associazione sta studiando una serie di metodologie per la progettazione ecosostenibile che potrebbe essere un futuro strumento di riferimento per la progettazione navale. Il progettista dovrà progettare tenendo ben presente ogni singolo fattore del LCA ( life cycle assesment) e questo essere ufficialmente certificato;
– istituire altre aree protette con accesso a pagamento in proporzione alle emissioni;
– ripartizione della tassa sui motori secondo la vetustà per tutte le imbarcazioni, secondo la seguente tabella:
1. esenzione per barche oltre 20 anni;
2. sconto 50% per imbarcazioni da 15 a 20 anni;
3. sconto 25% per imbarcazioni da 5 a 10 anni;
4. esenzione totale per propulsioni elettriche;
5. esenzione del 25% per propulsioni ibride;
In ultimo chiediamo che una parte della tasse incassate siano investite in infrastrutture nautiche, servizi utenti e contributi per la ricerca legata ad una nautica ecosostenibile.
Rinnoviamo anche in questa sede la nostra volontà e disponibilità a collaborare con voi ad un tavolo tecnico.
Ringraziamo per la cortese attenzione.
Giovanni Ceccarelli“
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