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Volvo Ocean Race, Telefonica vede il traguardo Volvo Ocean Race, Telefonica vede il traguardo
Si prospetta un finale veloce per i leader della prima tappa della Volvo Ocean Race, visto che le più recenti previsioni meteo parlano di... Volvo Ocean Race, Telefonica vede il traguardo


Video courtesy Volvo Ocean Race.

Oceano Atlantico – Si prospetta un finale veloce per i leader della prima tappa della Volvo Ocean Race, visto che le più recenti previsioni meteo parlano di venti oltre i 25 nodi sulla linea del traguardo per domani, quando si attende Telefónica a Città del Capo. Iker Martínez e i suoi hanno protetto con abilità il loro primo posto e, restando il più possibile a sud sono stati in grado di camminare veloci nelle arie create dal fronte freddo. Alle prime ore del giorno, intorno alle 5, Telefónica ha strambato raccogliendo i frutti del suo lavoro tattico, trasformando quindi la separazione laterale in minore distanza al traguardo. Un vantaggio che potrebbe mettere al sicuro la posizione sul primo gradino del podio del forte team spagnolo.

Al rilevamento delle 13 GMT, agli iberici mancavano ancora 527 miglia alla vista di Città del Capo e della imponente Table Mountain che ne è il simbolo, e imperativo assoluto è non subire avarie di nessun genere in quest’ultimo tratto del percorso, come confermato dalle parole del navigatore di Telefónica, l’esperto australiano Andrew Cape: “Abbiamo ancora un po’ di strada da fare, quindi dobbiamo tenere la barca intera e non rompere. Il vento è calato un po’ perciò non sono condizioni da rottura, comunque tocchiamo ferro”.

Alla domanda se i velisti stessero già festeggiando a bordo, Cape ha risposto: “No, aspettiamo di essere, diciamo a 100 miglia dal traguardo con gli avversari 130 miglia dietro. Anche se le previsioni sono positive e tutto è a posto a bordo, può succedere di tutto. Può sempre andare storto qualcosa e potrebbero passarci. Allora, aspettiamo di essere vicini, o meglio di aver passato la linea”.

Cape ha anche spiegato che Telefónica ha avuto un piccolo problema tecnico con la drizza del fiocco ieri, che ha ceduto, facendo cadere la vela in acqua e facendo perdere loro una decina di miglia: “Ci ha probabilmente tolto la possibilità di fare il record di tappa e di prendere l’orologio, ma la barca è a posto, un po’ di lavoretti da fare che sono normali quando si naviga per più di una settimana”.

Posizionato più a nord, Camper ETNZ dello skipper Chris Nicholson è stato costretto a strambare prima degli avversari verso le dieci di ieri sera, dopo aver fatto registrare una performance di oltre 552 miglia sulle 24 ore. Secondo il co-skipper Stu Bannatyne questa prima tappa ha confermato che tutti i pronotistici che dicevano che questa sarebbe stata una delle più serrate edizioni della storia della Volvo Ocean Races si sono rivelati corretti. “Ci siamo battuti testa a testa con Telefónica, le prestazioni delle barche sono molto simili, non si può certo dire che abbiamo un vantaggio netto sugli altri. E’ però la conferma che questo giro sarà una regata tirata fino all’ultimo bordo”.

La posizione più settentrionale degli ispano-neozelandesi comporta però una brezza meno intensa di quella presente sulla rotta di Telefónica. Secondo le posizioni di oggi, infatti, Camper ETNZ navigava a quasi sedici nodi contro i quasi 22 degli spagnoli e aveva accumulato un gap di quasi 147 miglia. Entrambi, comunque ora hanno puntato la prua verso il traguardo e non restano loro più opzioni tattiche da prendere.

Radicalmente diversa la situazione a bordo della barca francese, Groupama 4 dove ci sono ancora scelte da fare. Il team non ha optato per una rotta sud ieri e sembra improbabile che lo faccia ora, anche se è alla disperata ricerca di una via d’uscita dalla zona di vento leggero in cui è intrappolato. La rotta di fuga più veloce potrebbe essere quella a nord-est, che però costringerebbe l’equipaggio di Groupama 4 a navigare di bolina con venti molto forti, intorno ai 30/35 nodi e mare molto mosso nelle ultimissime miglia prima di Città del Capo. Condizioni quindi potenzialmente pericolose per la barca, che si presume il team voglia evitare. Oggi il team francese lamentava un distacco di 517 miglia e navigava a poco più di 11 nodi di velocità.

I tempi previsti per l’arrivo, le cosiddette ETA, si fanno più precise con il passare delle ore e con l’avvicinarsi delle barche a Città del Capo, secondo le ultime stime dei software di navigazione Telefónica potrebbe arrivare domani sabato 26 fra le 16 e le 20 (ora italiana), Camper ETNZ fra le 3 e le nove di domenica e Groupama 4 nella notte di lunedì.

Gli sfortunati americani di Puma Berg stanno continuando la loro navigazione verso la sperduta Tristan da Cunha, da cui distavano oggi un centinaio di miglia, dove le autorità locali e l’esigua popolazione (meno di 300 anime) si sta preparando ad accoglierli. Ken Read e i suoi rimarranno nelle acque antistanti la minuscola isola vulcanica in attesa che giunga la nave in partenza dal porto di Durban che li porterà, in una vera lotta contro il tempo, a Città del Capo. Il Media Crew Member Amory Ross, con il suo tipico humour nel suo ultimo blog ha detto che il team ha cercato e studiato le informazioni sulla piccola isola: “Arriviamo domani mattina e siamo ben preparati sulla politica, la geografia, la demografia, l’economia, la fauna e la flora. Abbiamo scoperto che è l’arcipelago abitato più sperduto del mondo. Pensateci, che possibilità avevamo di finire in un posto cosi? Beh, abbastanza alte… ci sono pinguini, aragoste, albatros, un vulcano, 275 nuovi amici e speriamo… un pub ben rifornito”.

Nell’attesa di accogliere il vincitore della prima tappa, intanto oggi, a Città del Capo che ospita il giro del mondo a vela per l’ottava volta nella storia, si è inaugurato ufficialmente il Race Village, che per oltre due settimane animerà il waterfront della capitale sudafricana con concerti, spettacoli, animazioni e workshop della campagna Keep the Oceans Clean!

Classifica provvisoria 25 novembre, alle ore 13 GMT
1. Team Telefónica (Iker Martínez), a 527,7 miglia da Città del Capo
2. Camper ETNZ (Chris Nicholson), +146,9
3. Groupama Sailing Team (Franck Cammas), +517
4. Puma Berg (Ken Read) ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1
6. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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