Volvo Ocean Race, rotta verso Capo Horn: the worst is yet to come
Breaking newsIn evidenzaOceanoVelaVolvo Ocean Race 26 Marzo 2018 Silvia Gallegati 0
Oceano Pacifico – Quando mancano ancora circa 1.400 miglia a Capo Horn, la flotta sta vivendo condizioni molto dure con vento superiore ai 40 nodi e onde enormi. Sarà ancora così per le prossime 24 ore, prima di un’altro break con aria più moderata. Ma, quando le barche si avvicineranno a Capo Horn, le previsioni dicono che le condizioni peggioreranno significativamente, con venti fortissimi e mare molto formato, con onde alte fino a 8/10 metri.
Al rilevamento delle ore 15, i battistrada sono sempre gli olandesi di Team Brunel, su cui naviga anche il friulano Alberto Bolzan che è uno dei timonieri dell’equipaggio. I velisti veterani, come lo skipper Bouwe Bekking alla sua ottava partecipazione e il navigatore Andrew Cape, cercano di prendersi cura dei compagni più giovani. “I ragazzi ci aiutano a far andare veloce la barca, ma non hanno mai provato a essere “morsi sul posteriore” e non voglio che ci provino ora.” Ha scritto Bekking. “Quaggiù le cose posso mettersi al peggio molto in fretta e andare nella direzione sbagliata. In un battito di ciglia 30 nodi diventano 40 e più e allora è davvero tosta. Ma negli ultimi giorni siamo andati bene. C’è un fronte molto grande che arriva da dietro e la Ice Exclusion Zone ci costringerà a strambare. Poi un salto della direzione e vento forte stanotte e domani.” Come ha spiegato Chris Nicholson di team AkzoNobel nel collegamento video di oggi con Alicante infatti, in questa situazione, bisogna continuare a far andare veloce la barca, oltre i 22/25 nodi per tenere il passo con le onde enormi.
Il navigatore di Vestas 11th Hour Racing Simon Fisher è stato ancora più sintetico nel spiegare la situazione in un tweet: “C’è vento, molto vento. Cerchiamo di andare a est, inseguiti da un fronte freddo. Ce ne sarà ancora per un po’ di ore.” Vestas 11th Hour Racing fa parte del gruppetto di 5 barche alle spalle di Brunel, che navigano tutte nello spazio di 10 miglia (considerando la distanza all’arrivo) e di una trentina di miglia sull’asse nord-sud.
Dando prova di grande resistenza anche i leader della classifica generale, gli spagnoli di MAPFRE, sono riusciti a rimanere in questo gruppo, malgrado il danno alla rotaia sull’albero che limita la loro possibilità di gestire la randa. Non possono, infatti togliere una mano di terzaroli e sono costretti a navigare con tre mani. “Credo che dobbiamo essere contenti della nostra posizione.” Ha detto lo skipper Xabi Fernández. “Ieri abbiamo cercato di rallentare un po’ la barca per fare dei rinforzi che ci permettano di continuare a spingere con una o due mani di terzaroli fino all’Horn… Adesso ci aspettiamo che arrivi vento davvero forte. Dovremo fare attenzione all’albero e speriamo di tenere il passo delle altre barche per essere nel match al Capo.”
In coda alla flotta, Sun Hung Kai Scallywag naviga di conserva, a causa di alcune rotture e ad almeno una strambata involontaria. Lo skipper David Witt ha spiegato che il suo obiettivo è di arrivare a Capo Horn in sicurezza e poi di cercare di rientrare sugli avversari. Date le previsioni meteo, una compressione dopo la punta meridionale del Sudamerica, questa pare una strategia oculata. “Se arriviamo a Capo Horn in un pezzo solo, poi potremmo avere delle opportunità.” Ha detto l’australiano in un’intervista video. “Magari non ce la faremo, ma dobbiamo arrivare da qui a Capo Horn e al momento facciamo fatica, quindi dobbiamo arrivare sani e salvi.”
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