Volvo Ocean Race, in fuga dal Mare di Alboran
OceanoVelaVolvo Ocean Race 12 Ottobre 2014 Zerogradinord 0
Mare di Alboran – A un giorno dalla partenza da Alicante, la flotta dei sette monotipo Volvo Ocean 65 è ancora compatta e naviga con prua verso Gibilterra. Le condizioni tipicamente mediterranee stanno impegnando al massimo i sessantasei velisti e provocando continui cambi di fronte al vertice.
“Eravamo tutti molto concentrati, dopo i saluti e la partenza. Siamo partiti fuori, ma la penalità non è stata tanto negativa. Come ha detto il nostro navigatore Wouter Verbraak , va bene così, non è una In-port. E’ una tappa verso Città del Capo. Messa così in effetti non sembra tanto grave” raccontava Brian Carlin, Onboard reporter su Team Vestas Wind nel suo blog del mattino.
E, in effetti, la partenza non proprio perfetta pare non aver influito sulle prestazioni e sul morale del team guidato da Chris Nicholson. Team Vestas Wind all’alba è risalito fino alla testa della flotta, ma i suoi inseguitori gli sono rimasti vicini per tutta la notte e anche nella giornata di oggi. “Abbiamo battagliato continuamente con Mapfre – ha spiegato ancora Brian Carlin – Team Brunel è stato più al largo, il vento ha girato e ci sono state scelte tattiche diverse nella flotta”.
Di primo mattino, con un vento intorno ai 10 nodi, la barca con bandiera danese era ancora in testa, a sole due miglia da Mapfre e a tre da Abu Dhabi Ocean Racing. Questi tre team si sono avvicendati al vertice durante la notte prima che Team Vestas Wind, scegliesse una rotta più sottocosta, opzione che si è dimostrata vincente.
“Ci siamo scambiati di posizione tutto il giorno – racconta Matt Knighton da Abu Dhabi Ocean Racing – abbiamo dovuto effettuare moltissimi cambi di vele, manovrare di continuo per non perdere contatto. L’esperienza dell’equipaggio è stata importante, sono stati impegnati tutto il giorno, cercando di spingere Azzam al massimo. Abbiamo dormito pochissimo e ci sono stati temporali tutta la notte, con fulmini che illuminavano la coperta, un grande dispendio di energia per i ragazzi”.
Nel corso della giornata le condizioni sono andate migliorando, con mare piatto e vento leggero, e i sette team puntano verso Gibilterra, ormai a meno di 100 miglia di distanza. La flotta è estremamente compatta, tutta racchiusa in meno di 5 miglia e mezzo. Non sono state 24 ore dure dal punto di vista meteo per gli equipaggi, nel mare di Alboran il vento ha raggiunto una ventina di nodi di intensità, ma sicuramente impegnative da quello fisico, tattico e psicologico. “Sento male a ogni singolo muscolo del corpo – ha raccontato Gerd-Jan Poortman prodiere di Team Brunel – Issare le vele, ammainare le vele, su e poi giù ancora. Portarle a prua e poi a poppa”.
In effetti le manovre sono state incessanti, soprattutto perchè sui nuovi monotipo, dove mantenere e ottimizzare la velocità è cruciale. “Ogni buco, ogni piccola raffica, ogni piccola variazione in direzione e intensità del vento, può farti cambiare posizione – dice lo skipper di Abu Dhabi Ocean Racing Ian Walker, evidentemente felice di fare – una bella regata fra monotipi”.
Nessuno, a questo punto, può veramente rischiare di separarsi dal gruppo, tutti cercano di navigare a vista, tenendo d’occhio gli avversari con il binocolo e riposandosi in coperta non appena possibile.
La flotta dovrebbe raggiungere lo stretto di Gibilterra stanotte in condizioni di vento moderato, ma vista l’incertezza e i continui cambiamenti in testa, bisognerà aspettare per comporre il puzzle mediterraneo e capire chi sarà il primo team a uscire dal Mare Nostrum.
Posizioni alle ore 15.53 UTC di oggi domenica 12 ottobre 2014
1. Mapfre, 6.259, 5 miglia all’arrivo
2. Dongfeng Racing Team, a 1,7 miglia dal leader
3. Team Vestas Wind, a 2,3 miglia dal leader
4. Team Alvimedica, a 3,3 miglia dal leader
5. Abu Dhabi Ocean Racing, a 4,3 miglia dal leader
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