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Per gli equipaggi veri il muro dei Doldrums rappresenta un problema attuale, per la prima ventina di scafi iscritti al concorso di Zerogradinord.it la...

[singlepic=884,250,170,,left]Volvo Ocean Race Game – Oceano Indiano – Per gli equipaggi veri il muro dei Doldrums rappresenta un problema attuale, per la prima ventina di scafi iscritti al concorso di Zerogradinord.it la pratica, invece, può dirsi archiviata.

Un passaggio, quello attraverso le calme equatoriali, che ha fatto selezione, rimescolando non poco le carte in tavola.
Ayrechallenge, leader della graduatoria sin dalle battute iniziali, durante la risalita verso il Tropico ha pagato cara la scelta di tenersi troppo a est e non è riuscito a raggiungere per tempo il varco che gli avrebbe permesso di superare i Doldrums in modo relativamente rapido.
Un rischio dal quale si è ben guardato Rip Rig and Panic che, sopravanzato Capogita al cancello di Mauritius, è stato tra i primi a credere nell’opzione ovest ed è riuscito ad allungarsi quel tanto che è bastato per lasciarsi alle spalle le temute calme in un batter d’occhio. Un approccio tattico superlativo, che, proiettandolo tra i primissimi della classifica overall, gli ha dato una sostanziosa la leadership nel gruppo Zerogradinord, composto ormai da una cinquantina di timonieri.

Gli ultimi a perdere contatto con Rip Rig and Panic sono stati Capogita, Conte, Leopiger , WTF ITA46 e La Talpa 2, tutti arrivati nella zona di calma con un paio d’ore di ritardo e rimasti intrappolati tra le raffiche che non hanno superato i cinque nodi per una quindicina d’ore. Situazione che ha dato modo agli inseguitori di rientrare in gara. Il VOR 70 della redazione, ad esempio, procedendo una cinquantina di miglia a ovest rispetto alla rotta ideale più a lungo di chi lo anticipava, è riuscito a recuperare parte di quanto lasciato per strada a Mauritius e si trova ora sottovento al grosso del gruppo di testa.

Buone rimonte anche per Lillosailing, Mattei e Numa Italia, alle prese in queste ore con l’approccio ai Doldrums.

Riportiamo nella sua interezza un commento postato su altro articolo di questo sito dall’armatore di Capogita, sin dal via in lotta per le piazze di testa:
“Altro che gioco… questo VORG è una droga! Ormai mi sogno le freccine di cambio vento di notte e interrompo le riunioni per andare a controllare se per un caso c’è da strambare!
Basta essere distratti per un paio di notti e perdi migliaia di posizioni, ma quel che è peggio, centinaia di miglia, visto che le posizioni sono virtuali e non necessariamente realistiche al 100%.
Io sono arrivato a esser terzo assoluto (virtuale), prima della boa di Muritius, poi due notti senza un minimo di controllo e mi son presentato ai doldrums una trentina di miglia spostato rispetto alla posizione che avrei voluto, cosa che mi ha causato un ritardato inserimento nel vento per ripartire verso nord.
Grandioso passaggio invece di Rip Rig and Panic, che era attaccato a me solo tre giorni fa e mi ha rifilato oltre cento miglia, adesso è a ridosso dei primi dieci e son certo che vivrà tre giorni di passione: in culo alla balena!
Il gioco è drammaticamente uguale a una regata vera, e questo è la cosa che appassiona tutti i velisti che stanno partecipando, diversi noti pro sono presenti in incognito: hanno forse paura di far brutte figure? 🙂
Capogita

Leg 2, day 10, 16.00 UTC, ranking
1 – Rip Rig and Panic, 902 miglia dal traguardo
2 – Conte, +105 nn
3 – Capogita, +115 nm
4 – WLF ITA46, +117 nm
5 – Leopiger, +119 nm
seguono 46 iscritti

N.B. Si ricorda che, ai fini del concorso organizzato dal nostro sito, sarà presa in considerazione la classifica del gruppo Zerogradinord stilata automaticamente dal software del Volvo Ocean Race Game.

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