Sanya – E’ passata solo poco più di una settimana dall’arrivo della terza tappa a Sanya e già i sei equipaggi si preparano per una nuova prova, la Team Vestas Wind in-port race, la regata costiera che si svolgerà sabato nelle acque della località cinese. E poi, domenica la partenza della quarta tappa, che si preannuncia di nuovo non semplice, viste le asperità di cui è disseminata la rotta e la classifica cortissima.
L’equipaggio franco/cinese di Dongfeng Race Team, con lo skipper transalpino Charles Caudrelier fresco della storica vittoria nel paese più popoloso del mondo ma ancora agli albori della vela oceanica, si presenterà sulla linea di partenza di Sanya come leader della classifica overall con un punto di vantaggio sui secondi, Abu Dhabi Ocean Racing. E, tuttavia, è conscio del fatto che l’attenzione deve restare massima, per non incappare in errori come quello di Team Brunel con il veterano Bouwe Bekking, che dopo la vittoria nella seconda tappa ha concluso la terza al quinto posto.
La tappa da Sanya ad Auckland si presenta molto interessante da un punto di vista strategico. “Sarà una tappa più aperta, più oceanica della precedente, dove si navigava anche sotto costa”. Spiega il navigatore francese di Mapfre Jean-Luc Nelias. Dopo il passaggio non facile dello stretto di Luzon, infatti, i team entreranno in Pacifico e dopo una settimana circa si troveranno per la terza volta ad attraversare l’equatore, una zona dove spesso le condizioni meteo sono perturbate e imprevedibili. Proprio Charles Caudrelier, che vi è passato poco più di un anno fa in trasferimento ricorda: “Abbiamo visto bene che scendendo verso l’equatore ci sono delle grandi variazioni di vento, spesso delle piccole depressioni tropicali che cambiano in fretta la situazione. Bisogna fare delle scelte anticipando molto, e non è per nulla semplice, non ci piace tanto”.
Il percorso della quarta tappa potrebbe sembrare meno aleatorio del precedente ma i navigatori saranno comunque chiamati a impegnarsi a fondo. Proprio i leader di Dongfeng hanno annunciato che il navigatore Pascal Bidegorry non sarà a bordo e verrà sostituito al tavolo da carteggio da Erwan Israël, che già aveva fatto parte dell’equipaggio di Groupama nella scorsa edizione e che proprio in questa tappa aveva colto la prima vittoria.
Rob Greenhalgh, l’esperto watch captain di Mapfre, che anche per questa tappa avrà Xabi Fernandez nel ruolo di skipper, riassume così le sfide che attendono la flotta: “Storicamente la quarta tappa è piuttosto complessa. C’è molta bolina, molto lasco ed è anche una frazione lunga. Immagino che sarà di nuovo una navigazione ravvicinata fra i team, di certo fino alle Filippine. In seguito ci sono alcune opzioni tattiche da giocarsi e con angoli diversi si potrebbe assistere a una separazione”. Quasi tutti i velisti si dicono d’accordo che le Filippine saranno un punto chiave della rotta. “Prendere la direzione giusta, dopo le Filippine è importantissimo – ha detto ancora Grennhalgh – Non appena si potrà poggiare, le barche che avranno l’angolo migliore potranno prendere del margine”.
Il veterano olandese Bouwe Bekking alla sua settima partecipazione, sta cercando di dimenticare il risultato non brillante, un quinto posto, della terza tappa, preparandfosi invece al meglio per la prossima e concorda sul passaggio cruciale della tappa. “Il punto importante sarà la punta delle Filippine, bisognerà decidere quanto portarsi a nord e quanto a est. Magari non sarà chiaro subito, bisognerà aspettare una settimana e mezzo o due di navigazione, ma sarà un passaggio critico.” Bekking guarda con anticipazione alla partenza di domenica, perché le condizioni saranno ottimali. “Sembra che ci sarà una bella aria per la partenza, tutto diverso da tre anni fa. Non sono le condizioni più comode del mondo, ma almeno ci permetteranno di fare strada verso la Nuova Zelanda, che non è male.”
Appuntamento dunque per le prime ore del mattino di sabato (le 7 ora italiana) con la Team Vestas Wind In-port race, dove si potrebbe vedere di nuovo un buon risultato da parte dell’equipaggio femminile di Team SCA, vincitore della regata fra le boe di Abu Dhabi. Oltre che per la speciale classifica In-port, inoltre il risultato delle costiere potrebbe essere decisivo in caso di parità sul tabellone delle tappe oceaniche e dunque tutti gli equipaggi metteranno particolare attenzione in questa prova, che si prevede possa essere disputata con condizioni di vento medio sui 10/15 nodi.
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