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Ottavo giorno di regata. Tutto è cambiato nelle posizioni della flotta partecipante alla prima tappa della Volvo Ocean Race, gli americani di Puma Berg...

Oceano Atlantico – Ottavo giorno di regata. Tutto è cambiato nelle posizioni della flotta partecipante alla prima tappa della Volvo Ocean Race, gli americani di Puma Berg dello skipper Ken Read, hanno preso la leadership nella notte, tallonati dagli spagnoli di Telefonica, Camper ETNZ è in grande recupero mentre i francesi di Groupama 4 sono passati dalla prima all’ultima posizione. Ma la strada verso Fernando de Noronha è ancora lunga e, nel mezzo, le terribili calme equatoriali.

Sono passati otto giorni da quando le barche partecipanti alla prima tappa della Volvo Ocean Race hanno lasciato Alicante diretti a Città del Capo. Otto giorni in cui il felino nero, Puma Berg (skipper Ken Read) è rimasto accattato, apettando il momento giusto per tirare la sua zampata agli avversari. Come ha fatto ieri sera, poco prima della mezzanotte, superando con un balzo Groupama 4 (Franck Cammas) e portandosi in testa.

Macinando miglia su miglia, a medie di velocità sempre superiori ai 15-16 nodi, il terzetto occidentale ha eroso tutto il vantaggio che il team francese era riuscito a mettere da parte con l’audace mossa di navigare diretto verso sud, lungo le coste africane. Secondo le posizioni di oggi alle 13 UTC (le 14 in Italia) l’equipaggio di Puma Berg, guidato dal veterano della regata Ken Read, può contare su un vantaggio di 16 miglia sugli iberici di Telefónica e di 136,5 su Camper ETNZ, ora terzo, mentre Groupama 4 è scivolato ulteriormente indietro a oltre 163 miglia e, più importante, sta tenendo medie di velocità più basse a causa del vento meno intenso e di direzione meno favorevole. Unico conforto per il team transalpino è che gli avversari nelle ultime ore hanno ridotto un poco il ritmo, ma nelle ultime 24 ore Puma Berg ha recuperato non meno di 256 miglia, se ieri infatti Groupama 4 era 92,8 miglia avanti, oggi alla stessa ora è 163,3 dietro.

Tuttavia, i leader di Puma saranno anche i primi a dover fare i conti con le difficoltà delle calme equatoriali, i famigerati Doldrums. Un nuovo sistema di alta pressione proveniente dalle Azzorre si sta avvicinando alle spalle della flotta e solo quando l’avrà raggiunta, si potrà ristabilire il flusso dei venti favorevoli di Aliseo. Così, la barca più a sud naviga con vento più debole mentre il terzetto a ovest continua nella discesa finchè tutti non si ritroveranno nella zona di convergenza intertropicale.

Secondo Will Oxley, navigatore di Camper ETNZ, il trio dovrebbe aver finalmente preso “l’autostrada” verso i Doldrums: “Ora dovremmo poter far rotta verso Fernando de Noronha (l’isola al largo del Brasile che funge da passaggio obbligato del percorso e che deve essere lasciata a sinistra) mentre normalmente, a questo punto, dovremmo preoccuparci di come andare ad ovest per evitare il ridosso delle isole di Capo Verde”.

A bordo di Groupama 4, lo skipper Franck Cammas vede in maniera lucida e pragmatica la situazione del suo team: “Il risultato non sarà molto positivo. Era il rischio della nostra opzione, sapevamo che sarebbe stata favorevole sul breve periodo, ma non eravamo certi sul lungo termine, e così è stato. Cercheremo di evitare di perdere troppo, possiamo perdere 100 o 200 miglia, ma fra qualche giorno potrebbe ancora succedere di tutto quando arriveremo nei Doldrums. Qualche nodo in più e un anoglo migliore e potremmo entrare nel loro vento”.

Intanto nella lotta per la leadership, Puma si difende dagli attacchi di Telefónica, che forse potrebbe decidere di aspettare la zona di calma per sferrare le sue mosse migliori, come potrebbe fare anche Camper ETNZ pronto, dietro, a cogliere qualsiasi opportunità.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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