Vendée Globe, una lunga volata finale
Breaking newsIn evidenzaOceanoVelaVendée Globe 15 Gennaio 2021 Zerogradinord 0
Oceano Atlantico – Con meno di 160 miglia per passare al traverso di Recife, angolo nord-est del Brasile, il duo di testa del Vendée Globe composto da Charlie Dalin e Louis Burton autour du monde inizia a preoccuparsi dello skipper tedesco Boris Herrmann salito al terzo posto durante la notte e ora staccato di sole 40 miglia dal leader, Dalin, che su Burton ha da difendere un margine di appena 19 miglia.
Il 37enne di Amburgo è stato il più veloce del gruppo di testa, approfittando soprattutto della sua posizione leggermente più al largo di Dalin e Burton – circa 30 miglia – ma più precisamente perché ha un paio di foil di ultima generazione sul suo IMOCA 60, che è stato aggiornato lo scorso marzo, e perché ha riferito di poter contare su un corredo vele ancora intatto. Herrmann è stato più veloce del leader Dalin questa mattina di due nodi e in teoria i suoi guadagni dovrebbero continuare almeno fino alla zona di transizione al largo di Recife, dove il vento potrebbe essere più leggero a seconda dell’ora del giorno in cui passeranno i leader.Herrmann ha giocato a una strategia paziente e attenta negli oceani meridionali cercando di preservare il suo materiale nel miglior modo possibile, rimanendo al riparo dai venti peggiori nell’estremo sud ma tenendo una velocità medie elevata dal suo IMOCA 60 firmato VPLP-Verdier nato come Edmond de Rothschild.
I Doldrums, che si estendono da circa 0° 30 sud a 3° 30 nord, vale a dire circa 200-250 miglia di larghezza, rappresentano la prossima insidia: si stanno formando alcune cellule tempestose e la massa nuvolosa appare molto scura. Gli Alisei nell’emisfero settentrionale sembrano convergere con quelli dell’emisfero meridionale per generare un flusso approssimativamente orientale in vista del fine settimana.Ma dopo la dura scalata verso nord-est, verso l’arcipelago di Capo Verde, sorge la grande domanda sull’attraversamento di una zona di transizione, un’ampia dorsale anticiclonica di venti leggeri che si estenderà dalle Canarie per tutto l’Atlantico. E così, anche se forse si supponeva che il podio della Vendée Globe potesse essere deciso tra i primi sei, proprio ora entro 85 miglia l’uno dall’altro, ce ne sono altri tre tra le 150 e le 225 miglia, incluso Jean Le Cam al nono posto.
Non vanno poi dimenticati i compensi in termini di tempo per la ricerca e il salvataggio di Kevin Escoffier: 6 ore a Herrmann, 10 ore e 15 a Yannick Bestaven e 16 ore e 15 minuti a Le Cam. Questi potrebbero ancora rivelarsi cruciali.Tracker: https://www.vendeeglobe.org/en/tracking-map
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