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Si riducono i distacchi in vetta alla flotta della Vendée Globe ma le posizioni restano invariate. E' la prima volta dopo giorni che i...

[singlepic=1053,250,170,,left] Vendée Globe – Oceano Indiano – Si riducono i distacchi in vetta alla flotta della Vendée Globe ma le posizioni restano invariate. E’ la prima volta dopo giorni che i primi cinque mantengono la posizione per più di ventiquattro ore. Ciò che di solito viene etichettato come monotono, in una regata serrata come questo giro del mondo per solitari, fa notizia.

Se davanti ci si arrangia come si può per ottenere il meglio dagli undici-tredici nodi di brezza residua, navigando lungo il margine della solita bassa pressione, nelle retrovie si plana spinti da venti generosi, sovente superiori ai ventidue nodi. Una situazione che ha permesso a chi insegue di recuperare molto terreno. Dominique Wavre (Temenos II) ha ripreso 126 miglia, riducendo di oltre un quarto il distacco che lo separava dalla vetta solo un giorno fa. Brian Thompson (Baharain Team Pindar) ne ha rosicate 126 mentre Sam Davies (Roxy) si è accontentata di 110.

Straordinario Bernard Stamm. Per lo skipper di Cheminées Poujolat, in ritardo a causa della collisione occorsa durante la prima notte di navigazione, la rimonta è stata ancor più significativa: 160 miglia. Ora lo svizzero è a 560 miglia da Jean Pierre Dick, un distacco importante, che giorno dopo giorno si riduce, dando concretezza ai sogni di uno dei protagonisti mancati di questa contesa.

A meno di seicento miglia dalle Kerguelen è tempo di scelte tattiche importanti. La situazione meteo, infatti, è davvero complessa. I Quaranta Ruggenti, bloccati dall’inseguirsi di continui fronti, paiono una chimera per gli skipper. Nel corso dei prossimi giorni capiremo come i solitari intenderanno affrontare le insidie di Eolo e l’Indiano: la scelta, a conti fatti, sarà sempre tra il nord e il sud. Sino ad oggi a pagare è stato il secondo.

Day 30, 20.00 GMT, ranking
1 – Jean Pierre Dick (Paprec Virbac 2) at 16266.2 nm to finish
2 – Roland Jourdain (Veolia Environnement) +22.5 nm
3 – Sebastien Josse (BT) +22.6 nm
4 – Loïck Peyron (Gitana Eighty) +38.8 nm
5 – Mike Golding (Ecover 3) +57.8 nm

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Video courtesy Vendée Globe.


A SALVE AND A STEW
[Vendée Globe Press Release] While the distances to the leaders are still significant, it will certainly feel a whole lot better this evening for that chasing middle group on the Vendée Globe.
Dominique Wavre (Temenos II) has made up 126 miles in 24 hours, which will feel much better than the 400 miles he was behind 24 hours ago. For Brian Thompson (Bahrain Team Pindar) the gain is 124 miles, for Sam Davies (Roxy) the afterburners have been on as well as the secret weapon moonboots, and she has made up 110 miles, while Bernard Stamm (Cheminées Poujoulat) the return has been closer to 160 miles. They are being pushed by a good 16-22 knots of breeze while the leaders have 11-13knots.

At the front the convergence is the game. Roland Jourdain (Veolia Environnement) has made the most of his most southerly position now and is virtually even with second placed Seb Josse (BT) up in the north of him, now 35 miles north now of Jean-Pierre Dick (Paprec-Virbac 2).

With the Kerguelen Islands 600 miles to the east, skippers are looking to their longer term options tonight, as well as taking what rest they can get. Moods are mixed. Yann Eliès today reported that he felt like he had a hangover, coming down from the high of leading to the bump of being in tenth place, losing some 148 miles due to his decision to stay north. But he was preparing his come-back today, fortified by a special wild board stew with a red wine sauce. Loïck Peyron has been up his rig to retrieve his gennaker halyard, taking the opportunity when the winds were lighter.

Day 30, 20.00 GMT, ranking
1 – Jean Pierre Dick (Paprec Virbac 2) at 16266.2 nm to finish
2 – Roland Jourdain (Veolia Environnement) +22.5 nm
3 – Sebastien Josse (BT) +22.6 nm
4 – Loïck Peyron (Gitana Eighty) +38.8 nm
5 – Mike Golding (Ecover 3) +57.8 nm

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