Vendée Globe, dopo l’Equatore comanda Thomas Ruyant
Breaking newsIn evidenzaOceanoVelaVendée Globe 21 Novembre 2020 Zerogradinord 0
Oceano Atlantico – Thomas Ruyant (LinkedOut) ha preso il comando della Vendée Globe, almeno questo emerge dagli ultimi aggiornamenti cartografici. Il solitario francese ha quindi tratto vantaggio (al momento 25 miglia su Hugo Boss) dal fatto di trovarsi sopra vento a Alex Thomson Racing e a Charlie Dalin, suo compagni di fuga in questa veloce discesa verso sud-est.
Il 39enne Ruyant, che nel 2016-2017 ha dovuto abbandonare la barca e la regata, fa cos+ felici i suoi partner, provenienti quasi tutti dalla sua regione di nascita.LinkedOut ha fatto 511,4 miglia nelle ultime 24 ore: il trio di testa ha ora un gap di oltre 200 miglia sui sette IMOCA 60 che seguono guidati da Jean Le Cam.Al comando si vivono attimi di attesa: da domani la lotta diventerà più intensa visto che i leader dovranno decidere come posizionarsi per puntare verso Cape Town.
E’ quindi di vitale importanza attenersi a una routine che massimizzi il sonno e accumuli energia per la fase cruciale. Dopo cinque giorni da leader, Thomson non si preoccuperà troppo di vedersi secondo.
Ieri lo skipper britannico ha confermato di seguire una strategia attendista, pronto a chiedere il massimo ad Hugo Boss nel momento in cui le condizioni saranno quelle giuste.
Ruyant, che nelle ultime ore ha dormito parecchio, una volta ritrovatosi al comando ha commentato: “Questo duello è stimolante ma allo stesso tempo ci mettiamo molta pressione a vicenda. Sono felice di essere dove sono, tra i primi tre: è dove devi essere se vuoi lottare per vincere. La situazione è abbastanza classica ma anche non facile da negoziare. Il vento, a sud di Sant’Elena è poco marcato e molto si deciderà in fase di approccio: dalla fine di sabato ci sarà da manovrare e si entrerà nella parte difficile”.
Dietro di loro il treno di barche diretto a sud si estende attraverso l’Equatore fino alle isole di Capo Verde. Dopo tredici giorni e più di 20.000 miglia ancora da percorrere, il feeling per i debuttanti può, in questa fase, sembrare abbastanza travolgente. Da quando hanno attraversato l’Equatore, gli IMOCA navigano su una rotta monotona, regolando le vele ma non apportando cambi di direzione o manovre. Un avanzare a tratti noioso, come sottolinea Maxime Sorel: “Non ci sono abituato e saremo su queste stesse mura per diversi giorni. Mi pare di vivere una semplice tappa del Vendée Globe, ma poi realizzo quanto sia lunga questa sfida”.
Nel mentre Giancarlo Pedote – Ocean Sailor ha limato qualche miglia a Damien Seguin che su Groupe Apicil è dodicesimo, una quarantina di miglia davanti al solitario italiano.Tracking: https://www.vendeeglobe.org/fr/cartographie
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