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Non paga la scelta della rotta più a nord per Giovanni Soldini e il suo team. Terza posizione quindi, per Telecom Italia, dietro Halvard...

[singlepic=155,250,170,,left] Québec-Saint Malo – Oceano Atlantico – Giornata difficile per Giovanni Soldini e il suo team. Rispetto ai principali avversari infatti, Telecom Italia ha scelto una rotta più a nord, che purtroppo non ha pagato, incappando in una zona di alta pressione, perdendo così circa quaranta miglia dal duo di testa. In questo momento  si trovano in terza posizione, dietro Halvard Mabre su Pogo Structures, che dista sedici miglia dal primo, Oliver Krauss a bordo di Mistral Loisirs.
“Abbiamo scelto di passare a nord – racconta Soldini – alla luce delle posizioni di stamattina, è stata più giusta la scelta di Mistral Loisirs e Pogo Structures che sono passati a sud. Ma giusta per pochi. Tutto il resto della flotta che si trova a sud è rimasto impantanato nella piatta. Noi speravamo che anche i primi due rimanessero bloccati e invece sono riusciti per un pelo ad agganciare la depressione. Adesso ci aspettano due giorni di grande velocità”.
Gli ultimi giorni sono stati impegnativi per l’unico equipaggio italiano in regata. La rottura dello spi medio durante una straorza continua a rendere complicata la navigazione con venti medi.
Spiega Soldini: “Quando ci sono venti-ventidue nodi è molto rischioso usare lo spi grande in testa d’albero, è molto leggero quindi può rompersi facilmente. E ovviamente con lo spi piccolo, da tempesta, si va molto più lentamente degli altri. Ma il morale a bordo è alto, noi stiamo bene e faremo di tutto per far navigare Telecom Italia nel migliore dei modi”.

Per seguire la regata tramite il web clicca qui.

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