Transat AG2R – Saint Barth – Alla fine la rotta sud ha pagato. Brit Ait, il Figaro di Armel Le Cléac’h e Fabien Delahaye passato al comando della Transat AG2R sin dell’arcipelago delle Canarie, è infatti riuscito a resistere al ritorno degli avversari rimasti più a nord durante la traversata dall’Atlantico e ha raggiunto il traguardo di Saint Barth per primo, nel corso della notte caraibica.
Le Cléac’h-Delahaye hanno vinto la Transat AG2R con il tempo di 22 giorni, 16 ore, 59 minuti e 11 secondi. La media tenuta lungo la rotta che unisce Concarneau all’isola dei Caraibi è stata di 7.09 nodi.
Per Armel Le Cléac’h si tratta di un nuovo importante successo. Il trentaduenne francese, già secondo nell’ultima Vendée Globe, nell’Artemis Transat e campione del mondo IMOCA 60, è considerato a giusta ragione uno dei grandi del movimento oceanico transalpino.
Nel corso della traversata gli equipaggi hanno dovuto fare i conti con venti medio leggeri che, specie in dirittura di arrivo, hanno messo a dura prova l’acume tattico degli skipper.
A meno di un’ora dall’arrivo di Brit Air, il Comitato di Regata ha dato lo stop orario anche a Banque Populaire. Jeanne Grégorie e Gérald Veniard hanno completato la loro traversata in 22 giorni, 17 ore, 49 minuti e 30 secondi, a una media di 7.08 nodi.
I prossimi ad essere attesi sull’arrivo sono Cercle Vert di Morvan-de Broc, dato a meno di dieci miglia dal traguardo, e Saveol di Attanasio-Davies, appena più indietro.
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Video courtesy Transat AG2R.
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