The Ocean Race, ore durissime attendono la flotta
Breaking newsIn evidenzaOceanoThe Ocean RaceVela 8 Maggio 2023 Zerogradinord 0
Oceano Atlantico – Mentre le barche di testa si avvicinano alle 600 miglia dalla linea di arrivo di Newport, Rhode Island, gli equipaggi si preparano a un pomeriggio e a una serata in mare decisamente impegnativi.
Si sta avvicinando un fronte meteo con venti da sud-ovest che si prevedono sui 40 nodi, con raffiche fino a 50. Se le condizioni meteorologiche saranno quelle previste, si tratterà di venti tra i più forti che gli equipaggi abbiano affrontato durante l’intera regata.
11th Hour Racing Team e Team Malizia stanno già iniziando a sentire l’impatto di questo sistema (al rilevamento delle 1400 UTC). Ad aumentare lo stress c’è anche la corrente che le barche stanno iniziando a percepire, dovuta al Gulf Stream. Fortunatamente, la direzione del vento – sud-ovest – è sostanzialmente allineata alla corrente, il che dovrebbe mantenere lo stato del mare gestibile.
“Sto cercando di capire le previsioni per gli ultimi due giorni… è difficile”, ha detto la velista italiana Francesca Clapcich di 11th Hour Racing Team. “La quarta tappa non è finita! Ci sarà un bel po’ di caos”.
“Penso che tutta la flotta sarà messa alla prova”, ha detto il reporter di bordo Amory Ross. “Ci stiamo assicurando di essere preparati e che la barca sia pronta. Questo sarà il vento più forte che abbiamo incontrato in tutta la tappa. Da quando abbiamo lasciato il Brasile non abbiamo mai dato una mano di terzaroli… È solo un altro ostacolo importante tra qui e Newport”.
11th Hour Racing Team ha accumulato un vantaggio di 25 miglia su Team Malizia nella fase di avvicinamento a questo fronte meteo.
“Stiamo entrando in una piccola bassa pressione, con vento molto forte, probabilmente intorno ai 50 nodi a un certo punto. Non durerà a lungo, ma sarà piuttosto forte”, è il parere di Nico Lunven di Team Malizia. “Lo stato del mare non dovrebbe essere troppo brutto, credo, perché si tratta di un sistema nuovo e quindi non dovrebbe aver avuto il tempo di formarsi”.
Anche per la coppia degli inseguitori – Biotherm e GUYOT environnement – Team Europe, questo sistema rappresenterà un ostacolo.
“Le previsioni si sono evolute. La bassa pressione è più profonda e più forte di quanto previsto in precedenza”, è la descrizione fornita da Alan Roberts di Biotherm. “Ci saranno forse 50 nodi, con raffiche ancora più forti, a sud della bassa pressione. La rotta ottimale ci porta da quella parte, ma in termini di salvaguardia della barca non è l’ideale. Dobbiamo decidere se continuare a fare rotta verso nord o se virare e investire a ovest per passare un po’ più a sud della bassa. Non è facile”.
Nelle ultime 12 ore il suo team su Biotherm ha fatto una virata verso ovest, sacrificando un po’ del suo vantaggio su GUYOT environnement, che ora è in svantaggio di meno di 30 miglia, ma si trova in una posizione tatticamente più difficile essendo a est.
“L’America ci accoglie con una grande bassa pressione”, ha detto lo skipper Ben Dutreux. “Alcune previsioni parlano di 60 nodi di vento. Non è un vento leggero. Biotherm ha già fatto una virata. Credo che probabilmente non vogliano andare incontro alla tempesta”.
Quest’ultimo ostacolo però non può essere evitato del tutto. Saranno 24 ore decisive in Atlantico settentrionale.
L’ETA a Newport rimane fissata a mercoledì 10 maggio. Dopo il passaggio attraverso questa burrasca, il vento si ridurrà di nuovo abbastanza rapidamente, il che significa un’altra fase di bonaccia, prima che condizioni di lasco moderato spingano la flotta verso terra.
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