Route du Rhum – Oceano Atlantico – Continuano i colpi di scena nella categoria Rhum, Destination Calais e Acapella, gli inseguitori di Andrea Mura, in ventiquattro ore hanno recuperato e superato Vento di Sardegna che questa mattina accusa un ritardo di 40 miglia.
In questi giorni la flotta in regata sta attraversando una fase estremamente delicata, bisognava fare una scelta tra una rotta più a nord (più vicina all’ortodromica) e una più a sud. Andrea Mura ha scelto la seconda. Per il momento chi ha deciso per il nord sta avendo la meglio, ma tra stasera e domani i venti da nord-nordest raggiungeranno anche gli scafi che discostano più dall’ortodromica e allora si vedrà chi ha avuto ragione.
Andrea Mura, in collegamento satellitare racconta: “E’ tutto sotto controllo, eravamo e siamo consapevoli che andare a sud era la scelta giusta. Non siamo in una regata classica in cui si vira sul singolo scarso, si seguono ugualmente le variazioni ma su scala più grande. A volte navighi in condizioni sfavorevoli per giorni perché sai, o speri, che aggancerai un vento buono e che quando virerai di bordo recupererai con grandi interessi la strada fatta in più. Quindi sono fiducioso, la regata è lunga, mancano più di 2.500 miglia”.
Gianfranco Meggiorin di Navimeteo, che segue costantemente Andrea Mura spiega la scelta: “Il passaggio a sud si sta compiendo molto più lentamente del previsto. Poiché Andrea si consulta con me e il mio staff sulle scelte meteo, è chiaro che se le cose non vanno bene la responsabilità ci compete. Al tempo vorrei sottolineare che le scelte di rotta sono fatte in relazione agli scenari meteo previsti a più giorni e quindi, poiché la situazione specialmente domani evolverà sia sul versante delle barche a sud che su quello a nord, considero Andrea assolutamente in regata e con margine di recupero delle miglia di ritardo che stiamo accumulando. Il flusso da nordest di cui godono i ‘nordisti’ si trasferirà a sud delle Azzorre dove fa rotta Andrea. A livello emotivo è come se anch’io fossi a bordo, faccio questo mestiere da venti anni, e soffro le calme e le burrasche come tutte le centinaia di navigatori che seguiamo su tutti i mari e gli oceani. Ho anche imparato a fare un bilancio sulle scelte di rotta al raggiungimento della meta. Non ci resta che aspettare e seguire con passione e attenzione la rotta di Mura. Rifaremo il punto con uno scenario più chiaro domani, ma soprattutto lunedì 8 novembre”.
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