Route du Rhum, problemi e morale alto su UniCredit

Route du Rhum – Oceano Atlantico – Continua a trarre i vantaggi dell’opzione sud Andrea Mura che, nel corso della notte, è tornato ad allungare il passo nei confronti degli avversari scappati anticipatamente verso ovest. Destination Calais e Acapella, che ieri sera erano a meno di 2 miglia dal leader della classe Rhum, sono infatti scivolati di una 20 di miglia, mentre Pour La Rire Medecin, quarta forza della graduatoria, accusa un ritardo di quasi 80 miglia rispetto a Vento di Sardegna.

Gianfranco Meggiorin di Navimeteo lavora senza sosta con il suo staff per garantire ad Andrea Mura informazioni meteo dettagliate e accurate. Nelle sue parole, tutta la filosofia delle scelte effettuate fino ad ora:  “Andrea continua la sua rotta verso le Azzorre. Ha diversi obiettivi: far camminare la barca senza allontanarsi eccessivamente dalla rotta più breve, scegliere il miglior compromesso tra rotta e velocità, capire come reagire rispetto alle scelte degli avversari e mantenere in piena efficienza la barca fino alla fine della regata. Abbiamo chiamato la rotta  seguita da Andrea ‘mediana’, poiché non affronta il ventoso passaggio nord e non si abbassa eccessivamente sull’Aliseo che subisce delle rotazioni. Per sabato si presenterà un nuovo scenario meteo con venti più forti da nordest e allora si avrà un’idea più chiara del seguito. Lontano, sulle Antille, sta passando la depressione tropicale Tomas, un sistema fuori stagione che perturba il versante ovest dell’Oceano e con cui a breve Andrea dovrà fare i conti”.

Si conferma attorno alla quindicesima posizione del raggruppamento Class 40 Marco Nannini, che ieri ha recuperato una decina di posizioni. Lo skipper di UniCredit, staccato di un centinaio di miglia da Thomas Ruyant, leader a bordo di Destination Dunkerque, racconta di avere il morale alto nonostante qualche piccola avaria: “Piccolo problema con una drizza – dopo tutte queste ore di dura bolina si è rotta o scucita la calza della drizza della trinchetta in prossimità dell’attaccatura in cima all’albero – ma morale alto su UniCredit. Dopo la mail di ieri sera il mare sembra quasi avermi sentito e si è dato una calmata. Notte tranquilla, con vento molto regolare che mi ha permesso di recuperare un po’ del sonno perso- Avevo accumulato una stanchezza che non sarebbe stata sostenibile e vorrei essere fresco per quando il vento diventerà portante. Ci sarà da giocare con gli spinnaker contro il mare rimasto, facendo attenzione a non fare casini. Tra poco, infatti, il vento dovrebbe girare e potremmo girare pagina dopo questa lunga bolina.

Sempre secondo Nannini, Michel Desjoyeaux, ultimo tra gli IMOCA 60, pare abbia tirato le somme di questa prima settimana sentenziando contro la scelta di navigare verso sud. Lo skipper di Foncia, staccato di oltre 200 miglia da Veolia Environnement di Roland Jourdain, ha detto di nutrire poche speranze di rimonta: “…non so se voglia mettere le mani avanti – chiosa Nannini – ma Michel è una persona umile che non fa dichiarazioni così a caso. Se dovesse aver ragione, vorrebbe dire che, essendo a nord, mi trovo nel gruppo giusto. Prima del via ho studiato a lungo le carte meteo con Jean Yves Bernot e Eddie Dost. Da loro sono arrivate indicazioni di massima poi, una volta partiti, è toccato a me fare il routing. Uso molto il computer e mi aiuto con l tracking per cercare di capire cosa pensano i miei avversari”.

I giochi appaiono quasi fatti tra i multiscafi della classe Ultime dove Franck Cammas ha lasciato tutti sul posto. Groupama 3, con meno di 1400 miglia da percorrere, vanta un margine di oltre 250 miglia su Sodeb’O che, nel corso delle ultime ore, sembra aver respinto l’attacco di Idec e Gitana 11.

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