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Route du Rhum, una prima notte molto dura Route du Rhum, una prima notte molto dura
La prima notte della Route du Rhum è stata una notte difficile; con più di 30 nodi e mare mosso al largo della costa... Route du Rhum, una prima notte molto dura

Saint Malò – La prima notte della Route du Rhum è stata una notte difficile; con più di 30 nodi e mare mosso al largo della costa della Bretagna, la flotta della decima Route du Rhum è stata colpita da numerosi danni che in alcuni casi hanno significativamente cambiato le classifiche.

Giancarlo Pedote, a bordo del Class 40 Fantastica di Lanfranco Cirillo, è stato costretto a fermarsi al porto di Roscoff, per poter sciogliere una cocca all’interno del boma che gli impediva di governare la randa. Ma questo non è stato né il primo, né l’unico problema.

Raggiunto al telefono, racconta la sua dura nottata: “Verso le 22.00 è scoppiato l’hook che tiene la trinchetta, che è caduta ed è rimasta agganciata tra la verticale e la diagonale dell’albero. Era impossibile farla scendere dal ponte ed ho dovuto mettere l’imbracatura e salire sull’albero con più di 20 nodi e mare formato per toglierla. Una volta sceso sono dovuto andare a dormire. Ero sfinito e dovevo far riposare le braccia, che erano piegate in due dai crampi. Dopo aver dormito 10 minuti, sono tornato fuori coperta. Ero riuscito a rimettere la trinchetta e la barca aveva ricominciato e correre. Ero ripartito, stanco ma determinato. Poi, quando sono entrati 40 nodi e sono andato per prendere la terza mano di terzaroli, mi sono accorto che si era formata un cocca all’interno del boma ed era impossibile riprendere la cima. Sono stato a lottare fino a che non ho avuto più forza. Non volevo fermarmi, ma era impossibile prendere la terza mano di terzaroli. Non potevo più andare avanti e ho dovuto ripiegare su Roscoff. Non c’erano alternative”.

Giancarlo Pedote ha raggiunto il porto di Roscoff sulla punta ovest della Bretagna a ca. 200 km dal porto di partenza, intorno alle 7.00 di questa mattina.

Ad accoglierlo la sua equipe già allertata, che ha lavorato insieme a lui per poter sistemare il problema del boma ed effettuare una serie di altri piccoli interventi.

Ha potuto lasciare il porto intorno a mezzogiorno, pronto per continuare la regata con lucidità e determinazione. Uno stop and go di circa cinque ore che gli ha permesso, come da regolamento, di poter rimettere la barca in condizioni di riprendere la sua corsa verso Guadalupa.

Prima dello scalo tecnico, Giancarlo Pedote aveva condotto un buon inizio regata ed aveva scelto di giocarsi l’opzione nord. Dopo lo scalo, Fantastica riprende il via verso Guadalupe con un distacco dal leader Seabastien Rogues di ca. 70 miglia (secondo la cartografia), dirigendosi verso Ouessant che gli aprirà le porte dell’Oceano.

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