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Mal di mare, burrasche a ripetizione, freddo, nebbia e qualche avaria. La prima fase della Transat Quebec – Saint Malò 2012 sta mettendo a...

Oceano Atlantico – Mal di mare, burrasche a ripetizione, freddo, nebbia e qualche avaria. La prima fase della Transat Quebec – Saint Malò 2012 sta mettendo a dura prova l’intera flotta dei partecipanti. Vento di Sardegna e il suo equipaggio non sfuggono a questa realtà. A cinque giorni dalla partenza da Quebec City, in Canada l’Open 50 italiano naviga al traverso dell’isola di Saint-Pierre and Miquelon ed è a un terzo circa del percorso, sulla rotta di 2.897 miglia che porterà gli equipaggi da Quebec (Canada) a Saint Malò (Francia). L’obiettivo dell’equipaggio italiano è quello della “line honours” dei monoscafi. Al momento Vento di Sardegna naviga in prima posizione. Davanti a Mura, Apolloni, Stella e Tosi soltanto tre multiscafi che fanno regata a se.

Andrea Mura da bordo ha raccontato: “Saltiamo come rane da un’onda all’altra, navigando in un mare mostruosamente incrociato e formato. Le botte che prendiamo in continuazione, fanno paura anche a noi che siamo ormai avvezzi a situazioni estreme. Non appena le condizioni lo consentono, ascoltiamo musica a tutto volume per esorcizzare la tensione. E dire che la partenza da Quebec era stata fantastica, con una temperatura di 25°C, vento medio forte in poppa, che ci consentiva di raggiungere velocità elevate. Poco dopo è cambiato tutto: la temperatura dell’acqua è precipitata a 6°C ed è scoppiata la prima burrasca, a cui ne è seguita una seconda ancora più violenta, le condizioni sono state durissime. Abbiamo recuperato e superato i Class 40 che erano partiti prima di noi e ora continuiamo a navigare con prua su Saint Malò”.

Luca Tosi lotta con il mal di mare, il resto dell’equipaggio tiene duro contro le onde e la solitudine di un paesaggio tetro: “Ci vuole una buona dose di preparazione mentale per sopportare l’inospitalità di questi luoghi che, comunque, hanno un fascino unico – ha continuato Andrea Mura – Sono ormai due giorni che non vediamo il sole, la nebbia è fitta con una visibilità non superiore a tre lunghezze, l’unico colore è il giallo fluorescente delle scotte di bordo. Per il resto solo tonalità di grigio e una pioggia torrenziale. Siamo sempre bagnati, dormiamo (pochissimo) vestiti e, in pozzetto, dobbiamo tenere il casco con la visiera abbassata per proteggerci da schizzi taglienti, il freddo è pungente”.

Al comando della regata, a meno di 1.800 miglia dall’arrivo, c’è lo skipper francese Erwan Le Roux, in equipaggio con Yvon Cardinal, Antoine Carpentier e Matthieu Souben a bordo del trimarano di 50 piedi Fenêtré A Cardinal 3. In testa nella flotta dei Class 40, a poco più di 2.000 miglia da Saint-Malò, ci sono i francesi Fabrice Amedeo e Armel Tripon a bordo di Geodis, un Akilaria RC2 del 2008. Secondo dei Class 40 è Mare (skipper Jörg Riechers), terzo IXBlue (skipper Stéphane Le Diraison).

Sul tracker (http://transat.korem.com/course) è possibile visualizzare in tempo reale la posizione della flotta dei partecipanti e di Vento di Sardegna.

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