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Ostar, una burrasca che lascia il segno Ostar, una burrasca che lascia il segno
Ha lasciato il segno la burrasca da sud-ovest che sì è abbattuta in Atlantico sulla flotta di regatanti oceanici impegnati nella Ostar. Ostar, una burrasca che lascia il segno

Andrea Mura - OstarOceano Atlantico – Ha lasciato il segno la burrasca da sud-ovest che sì è abbattuta in Atlantico sulla flotta di regatanti oceanici impegnati nella Ostar.

I quaranta nodi di vento e le onde di sei metri hanno costretto tutti alla riduzione di velatura, ma Andrea Mura su Vento di Sardegna ha sfruttato al meglio la situazione e ha guadagnato ulteriori miglia sui monoscafi consolidando la sua leadership e avvicinandosi al potente trimarano Branec IV con il francese Roger Langivin al timone. Per quanto improponibile un confronto tra un trimarano di 53 piedi e un monoscafo di 50 piedi, Andrea Mura è riuscito a conquistare ancora miglia sulla grande barca dello skipper francese. Vento di Sardegna e Branec IV sono ora a poco più di 1.700 miglia dall’arrivo nei pressi di New York e navigano in parallelo a 200 miglia di distanza.

La durezza estrema della situazione emerge dalle poche parole che arrivano da Andrea Mura a bordo di Vento di Sardegna: “Il mare è davvero brutto, continuo a salire e scendere su grandi onde senza fine. Questo mare in burrasca mi sta dando grossi colpi sulla fiancata che fanno tremare tutta la barca e vibrare paurosamente l’albero, tengo duro ma ovviamente non mi muovo dal pozzetto, pronto a intervenire su qualunque situazione”.

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