Mini Transat, a vista in pieno Oceano
Mini 6.50OceanoVela 23 Novembre 2013 Zerogradinord 0
Oceano Atlantico – Meno di 5 miglia a separare i battistrada: la lunga autostrada verso Point-A-Pitre non può dirsi certo monotona. Giancarlo Pedote, al comando praticamente dalla partenza, eccezion fatta per le ore immediatamente seguenti il passaggio di Lanzarote, e posizionato quasi a metà Oceano Atlantico a 1.600 miglia dal traguardo, è incalzato da Benoit Marie, inseritosi nella scia di Prysmian e ora vicino al punto da navigare a vista.
Resta da capire come mai Pedote non sia in grado di tenere una media più alta: nelle fasi iniziali della regata, infatti, il suo Proto si era segnalato come il più veloce della flotta. Si può ipotizzare un problema tecnico a bordo di Prysmian in grado di rallentarlo, o più semplicemente un momento di stanchezza per il solitario italiano. Va da sé che Benoit Marie sta facendo veramente bene, specie se si considera che il suo Proto, pur vantando un passato glorioso, ha già un lustro di vita.
Gara assolutamente a due – e questo lascia da pensare sullo sviluppo nella classe Proto, dove comandano due barche già vincitrici delle edizioni 2009 (Benoitmarie.com) e 2011 (Pryemian) – dato che i battistrada vantano un margine di quasi 130 miglia su Remi Fermin e di 140 su Bruno Garcia.
Più definita la situazione tra i Proto, dove Aymeric Belloir, localizzato più a sud di Prysmian, ha fatto il vuoto, infliggendo agli inseguitori oltre 80 miglia di disavanzo. Bella però la battaglia per il secondo e il terzo posto, animata da Justine Mattraux, Simon Koster e Jean-Baptiste Lemarie.
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