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Proprio in vista del traguardo, Giovanni Soldini ha dovuto subire il sorpasso di Novoedia Group che, sfruttando i migliori spunti prestazionali garantiti dall'impiego dello...

[singlepic=175,250,170,,left]Québec-Saint Malo – Saint Malo – Si è conclusa con un quarto posto l’ennesima traversata atlantica di Giovanni Soldini. Dopo aver difeso la terza posizione della Québec-Saint Malo per lungo tempo, dando addirittura la sensazione di poter attaccare i leader della gara, Telecom Italia, tra i protagonisti dell’evento sin dalle prime miglia nonostante una lunga serie di avarie, ha dovuto lasciare il passo a Tanguy De Lamotte proprio in dirittura d’arrivo. Un vero peccato per il navigatore milanese, sino alla vigilia di questa sfida dominatore di tutti gli eventi Class 40 cui aveva preso parte.
Rallentato dalla rottura di buona parte degli spinnaker, esplosi l’uno dopo l’altro in pieno Atlantico, il Class 40 di Soldini nulla ha potuto per arginare il tentativo di rimonta di Novoedia Group che, proprio in vista di Saint Malo, ha operato il sorpasso decisivo. Le brezze leggere incontrate durante le ultime miglia, hanno permesso a De Lamotte di sfruttare i migliori spunti prestazionali garantiti dall’impiego dello spi leggero, vela non più disponibile a bordo di Telecom Italia, dove si è dovuto fare ricorso allo spi da tempesta.
Sopravanzati a meno di venti miglia dalla conclusione, Soldini e compagni – Ciccio Manzoli, Tommaso Stella e Marco Spertini – hanno alzato bandiera bianca, completando la propria fatica con un ritardo di poco superiore ai quarantacinque minuti rispetto al già citato Novoedia Group.
Ricordiamo che a cogliere il successo tra i Class 40 è stato Pogo Structures di Halvard Mabire, giunto a destinazione nella mattinata di ieri, con un vantaggio abbastanza consistente su Olivier Krauss.

Sentito in banchina:
Giovanni Soldini, skipper di Telecom Italia: “Tutto bene, poteva andare meglio ma non possiamo vincere sempre, ogni tanto dobbiamo far vincere anche gli altri. Scherzi a parte, vince chi fa meno errori. E noi questa volta qualche errore l’abbiamo fatto. Le rotture degli spi ci hanno penalizzato, ma gli altri sono stati bravissimi ad approfittarne. Questa è la prova che la Class 40 è una classe molto competitiva, con barche ed equipaggi di livello molto alto”.

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