Global Ocean Race, prua verso ovest per Financial Crisis
Class 40Global Ocean RaceOceanoVela 28 Aprile 2012 Zerogradinord 0
Oceano Atlantico – Mentre Cessna Citation vola verso Charleston dove è atteso per lunedì, gli inseguitori impegnati nella quarta tappa della Global Ocean Race si danno battaglia al traverso della Repubblica Dominicana.
Ieri sera, Financial Crisis, stabile in seconda posizione, ha definitivamente smesso di dare la caccia al battistrada e ha preferito tirare un bordo verso ovest per andare in copertura di Phesheya Racing, rimasto più vicino a terra rispetto alla barca di Marco Nannini e Sergio Frattaruolo.
Allo stato attuale, Phesheya Racing è l’unico Class 40 a insidiare Financial Crisis: Sec. Hayai, infatti, oltre a essere in ritardo di quasi 150 miglia rispetto al binomio Nannini-Frattaruolo, dovrà scontare una penalità di 24 ore per essersi fermato a Fortaleza dove l’equipaggio ha messo mano ad alcuni problemi di natura tecnica.
“Le ultime ventiquattro ore sono state incredibilmente frustranti, tutto il giorno abbiamo negoziato il passaggio di nuvoloni che come al solito causavo cambi repentini del vento, in media abbiamo avuto molto meno aria del previsto e dopo ogni lavata speravamo la situazione si stabilizzasse ma la seguenza infinita di groppi seguiti da buchi di vento ha continuato tutto il giorno. Ancora più fastidiosa però è stata la presenza di una corrente contraria di ben un nodo e mezzo di cui non parla nessun almanacco“.
“L’effetto complessivo di tutto questo e’ stato un drammatico ridursi del nostro vantaggio sui sudafricani, le miglia di distacco sono evaporate più in fretta del sudore freddo sulla mia fronte per la paura di essere superati dopo tanto duro lavoro. Abbiamo perso oltre 40 miglia del vantaggio che avevamo in un solo giorno. La previsione è però inequivocabile, stare a sinistra della scacchiera presenta un vantaggio da qui sino all’arrivo ed abbiamo atteso impazienti ogni opportunità per spostarci ad ovest e ridurre la separazione laterale con i sudafricani“.
“Questa sera dopo il tramonto, bloccati di nuovo sotto l’ennesima nuvola in un mare confuso e soli 10 nodi di vento abbiamo deciso che era ora di agire e strambare per andare verso ovest con l’obbiettivo di coprirli e magari uscire da questa fastidiosa corrente. Non sono sicuro che complessivamente questa sia la rotta più veloce per Charleston ma dobbiamo metterci fra loro e l’arrivo. Una volta sulla stessa rotta sarà molto più difficile per loro superarci, dobbiamo chiudere il corridoio che abbiamo lasciato aperto alla nostra sinistra. Questa regata d’altura si sta trasformando di nuovo in un match race in mezzo all’oceano, Cessna è troppo avanti per poterli raggiungere e gli olandesi sono fuori dai giochi dovendo ancora scontare una penalità di 24 ore per il loro pit stop a Fortaleza“.
“Il nostro vantaggio sarà fortemente diminuito domattina ma preferisco dimenticare il mio orgoglio per una notte che negare la realtà, rimanere ad est è troppo rischioso per la strategia di regata“.
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