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Terzo giorno di mare per gli equipaggi della Global Ocean Race. Ormai prossima a Gibilterra, la flotta è sempre guidata da BSL dei due...

Mar Mediterraneo – Terzo giorno di mare per gli equipaggi della Global Ocean Race. Ormai prossima a Gibilterra, la flotta è sempre guidata da BSL dei due Field. A poco meno di 7 miglia resiste Champagne de France, mentre Marco Nannini e Paul Peggs sono quinti a quasi 40 miglia dal battistrada.

Da bordo di Financial Crisis, Nannini racconta: “Vento caldo in poppa sui 30 nodi, onde allegre con le quali giocare, portando la barca in planata, concentrandosi a non strambare o straorzare e tenere lo scafo in volata continua”.

La foto che alleghiamo é di Paul al timone, con il ripetitore degli strumenti Sailmon che indica oltre 30 nodi di vento con barca lanciata a oltre 20 nodi di velocià“.

Man mano le onde sono diventate più grandi e quando la notte si è fatta buia è diventato sempre più tosto tenere a bada la barca che, come una saponetta, scivolava giù dai frangenti. Ci siamo dati i turni per timonare. La mattina eravamo stanchissimi, entrambi facevamo fatica a tenere la concentrazione, ma così facendo, spingendo tutta la notte, all’alba abbiamo passato Phesheya, recuperando ben 20 miglia nella notte“.

Dopo, purtroppo, ci siamo impantanati in una zona di vento variabile: il Mediterraneo è proprio carogna. Noi ci siamo fermati con le vele in bando, Phesheya ha visto, strambato, ed ha evitato… Tempo che ci siamo tolti da lì e rimessi in rotta, Phesheya ci aveva dato ben 6 miglia. Un po’ di frustrazione, ma la strada è davvero ancora molto lunga, questa volta possiamo sicuramente dirlo“.

Per seguire la regata tramite il tracking clicca qui.

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