Global Ocean Race, oltre l’Equatore

Equatore – Con la coppia di testa – Campagne de France e BSL – sempre in fuga e Cessna Citation da poco passato attraverso lo scoring gate di Fernando de Noronha, la prima tappa della Global Ocean Race è entrata nella seconda metà. Mentre Financial Crisis ha da poco passato l’Equatore, i team al comando cominciano a studiare il delicato approccio all’alta pressione di Sant’Elena. Un momento molto delicato, specie per chi spera di sfruttare l’effetto fionda per raggiungere rapidamente Città del Capo.

Da bordo di Financial Crisis, quarto con buon margine sugli inseguitori, Marco Nannini racconta: “Oggi celebriamo il passaggio dell’Equatore, dall’Emisfero settentrionale siamo ora entrati ufficialmente nelle acque dell’atlantico del sud. Paul aveva già attraversato l’equatore nella Mini Transat del 2001 ma per me era la prima volta, abbiamo messo su un po’ di caciara ed offerto una birra a Nettuno con l’aiuto della nostra mascot Clubby la foca“.

“Passare l’Equatore è una pietra miliare di ogni velista ed un passaggio importante di questa regata che ci vedrà navigare in oceano del sud fino alla quarta tappa quando riattraverseremo l’equatore tra Punta del Este e Charleston“.

“Prima di partire abbiamo creato un pò per gioco una pagina web dove chi ci segue da casa potesse offrirci una birra per celebrare i momenti importanti della regata come questi all’indirizzo www.marconannini.com/it/aiutaci. Nel corso delle ultime tre settimane la generosità di familiari ed amici, ma anche di semplici ammiratori che seguono questa regata ci ha permesso di raccogliere quasi 2000 euro, una somma che si fa già sentire nella magrissima cassa di bordo che deve durare per le rimanenti 27000 miglia. Quindi nel ringraziare chi lo ha già fatto ricordiamo a chi volesse farlo l’indirizzo a cui fare la vostra donazione via paypal: www.marconannini.com/it/aiutaci“.

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