Global Ocean Race, Marco Nannini torna in pista
Class 40Global Ocean RaceOceanoVela 20 Agosto 2011 Zerogradinord 0
Gosport – A una settimana dal ritiro dalla Rolex Fastnet Race determinato dal disalberamento del suo Class 40, Marco Nannini ha informato i media che la sua partecipazione alla Global Ocean Race, il giro del mondo in doppio che partirà il 25 settembre da Palma di Maiorca, non è compromessa.
“Dopo una settimana che difficilmente scorderò, che ci ha visto disalberare appena due ore dopo la partenza del Fastnet, sono portatore di buone notizie: la Global Ocean Race, con partenza da Palma il 25 settembre, non è compromessa. Siamo tornati in pista“.
“Dopo il disalberamento la situazione sembrava disperata. Ameno di quaranta giorni dalla partenza del nostro giro del mondo, guardare l’albero coricato sulla tuga e fare mente locale sul fatto che ho già lasciato il lavoro e affittato la mia casa di Londra mi ha trasmesso emozioni non semplici da assimilare“.
“Lunedì mattina Ben Pierrepont, perito esperto in laminati in carbonio, ha mollato tutto ed è venuto a fare un ultrasuono del profilo dell’albero. Il verdetto incredibile è che non ha subito alcun danno, cadendo docilmente e appoggiandosi sulla traccia dei carrelli della randa non si è fatto nulla a parte qualche graffio puramente estetico“.
“La sera stessa avevamo già smontato e portato tutto il sartiame a controllare e sostituire ove necessario, inclusi i due occhi che reggono lo strallo, uno dei quali si è rotto causando il disalberamento. L’opinione del perito è che si trattava di un pezzo difettoso, con una bolla interna che ne ha causato la frattura“.
“Martedì abbiamo recuperato i materiali per riparare il boma, carbonio e resine e portato la randa malamente delaminata a riparare. Il fiocco defunto è stato sostituito per il trasferimento verso Palma con uno ancora più vecchio, credo sia del Pleistocene“.
“Mercoledì Paul ha riparato il boma. Giovedì è tornato il sartiame e già giovedi pomeriggio abbiamo rialberato. Venerdì abbiamo riconnesso l’elettronica, stazioni del vento, VHF, luci di via: tutto miracolosamente ancora funzionante nonostante aver trascinato la punta dell’albero un metro sott’acqua. Ho delle foto con le alghe sull’anemometro“.
“Questo è stato possibile solo grazie all’aiuto di tutti: il cantiere di Endeavour Quay che ci ha dato carta bianca su ogni assistenza richiesta; Paul, sempre pratico e pragmatico; Bruce che da ospite per la Fastnet è diventato preziosissimo aiuto; Thomas Sander, che finita la sua Fastnet su un’altra barca è saltato sul primo treno per venire a darci una mano“.
“La barca è ora pronta per essere portata a Palma: nella sventura del disalberamento credo di poter dire che abbiamo avuto tanta tanta fortuna. E’ ora di accendere qualche cero per la Global Ocean Race“.
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