Global Ocean Race, largo ai Doldrums
Class 40Global Ocean RaceOceanoVela 8 Ottobre 2011 Zerogradinord 0
Capo Verde – Ancora 4200 miglia da percorrere alla volta di Città del Capo per Campagne de France e BSL, coppia di testa della Global Ocean Race, regata che, non fosse per i puntuali aggiornamenti inviati da Marco Nannini da bordo di Financial Crisis, sarebbe già finita nel dimenticatio, visto il bassissimo profilo tenuto dall’organizzazione dell’evento. I battistrada si apprestano ad approcciare la zona delle calme equatoriali forti di un vantaggia di oltre 200 miglia su Cessna Citation e Financial Crisis, staccati tra loro di una settantina di miglia.
“In barca fa un caldo impressionante, chiaro segno che l’Equatore si avvicina – racconta nell’update odierno Marco Nannini – ancora troppo lontani per imbatterci negli acquazzoni che caratterizzano quelle zone ma oramai così a sud da essere presi nella morsa di un caldo umido difficile da sopportare, la latitudine è 14 gradi nod, 600 miglia dai famosi doldrums, la zona di intercongiunzione tropicale“.
“A parte il caldo, tutto bene a bordo. Ieri abbiamo attraversato l’arcipelago delle isole di Capo Verde, siamo in quarta posizione e continuiamo a tallonare Cessna Citation, il nuovissimo Akilaria RC2 condotto da Conrad Colman e Hugo Ramon che certo non si aspettavano di averci addosso così a lungo, ma noi non molliamo nonostante sul nostro Akilaria, primo modello, facciamo molta più fatica nei venti leggeri“.
“L’acqua potabile a bordo è finita e beviamo spremuta di mare: l’acqua prodotta dal desalinatore. Il cibo rimasto è liofilizzato, tutto il fresco è finito visto che sono due settimane che siamo in mare e con questo caldo, senza frigo, c’è ben poco che si conserva, rimane giusto qualche mela verde e un limone“.
“I prossimi 3-4 giorni saranno molto delicati. L’approccio ai doldrums può rimescolare le carte, a nostro favore ma anche a nostro sfavore. Guardiamo avanti ma ci copriamo le spalle. Insomma, normale strategia di regata, su scala mondiale“.
“Vorremmo oggi ringraziare il sostegno ricevuto dalla Eutourist Serv-System nostro partner per questa regata ed in particolare il titolare Paolo Lasagna, torinese come me, che ha voluto credere in questa nostra impresa che sa tanto di sogno, ma ogni tanto di follia. Noi siamo in regata senza un title sponsor quindi è per noi importantissimo riconoscere il generoso ruolo di società come la Eutourist che hanno contribuito a rendere questo viaggio possibile“.
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