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Torna a farsi sentire Marco Nannini che, a bordo di Financial Crisis, è impegnato nella quarta tappa della Global Ocean Race.

Oceano Atlantico – Torna a farsi sentire Marco Nannini che, a bordo di Financial Crisis, è impegnato nella quarta tappa della Global Ocean Race. Saldamente al secondo posto, lo scafo italiano insegue il leader della classifica generale, Cessna Citation, di una trentina di miglia.

I venti sono medio-leggeri e il prossimo appuntamento è piuttosto delicato: davanti alla prua dei Class 40, infatti, incombono le calme equatoriali.

Siamo in navigazione da due giorni, finalmente riusciamo a prendere il respiro dopo una delicata partenza della quarta tappa della Global Ocean Race, caratterizzata da venti leggeri e delicate scelte strategiche. Siamo in seconda posizione dietro Cessna, un film che mi pare di aver già visto“.

Abbiamo dormito poco in questa prima fase, e appena le cose si sono calmate abbiamo entrambi dovuto recuperare sul sonno perso e trovo solo ora il tempo di mandarvi un aggiornamento dal mare“.

La partenza da Punta del Este, in venti moderati da sud est è stata relativamente tranquilla, Cessna, l’unica barca di ultima generazione rimasta in regata e leader della classifica, si è subito portata al comando con i sudafricani su Phesheya che gli han tenuto testa per le prime miglia di regata dopo aver azzardato un passaggio sottocosta infilandosi fra un banco di scogli e la spiaggia. Noi abbiamo scelto una partenza in sicurezza e senza affanno anche perchè Sergio ed io non eravamo mai saliti in barca insieme. Per fortuna il feeling è ottimo e pur trovandoci all’inseguimento sin dalle prima miglia siamo rimasti calmi e composti adottattando il solito approccio che ha pagato fin’ora, pressare gli avversari ed approfittare di ogni opportunità per tentare un sorpasso“.

Nel corso delle prime ventiquattro abbiamo navigato con i sudafricani e gli olandesi a vista. Siamo tre barche identiche uscite dallo stesso stampo e infatti le distanze sono rimaste costanti tutto il giorno. Siccome gli olandesi sono ormai fuori classifica dopo aver saltato due tappe, ci siamo concentrati sul tallonare i sudafricani. In venti leggerissimi navigando sotto costa siamo riusciti a riacciuffarli. Volevamo assolutamente passargli davanti per demoralizzarli un po’ dopo la loro bella partenza e, finalmente, dopo il tramonto siamo riusciti a mettere la prua davanti alla loro ma eravamo così vicino che potevamo parlarci da barca a barca“.

Nella notte, dopo essere arrivati quasi fino a mettere la barca su un spiaggia del Brasile, abbiamo virato e puntato ad est allontanandoci dalla costa. I sudafricani ci hanno seguito per poi tentare il sorpasso facendo un ulteriore bordo verso la costa. Lasciare che un avversario si allontani è sempre un rischio e dovevamo decidere se coprirli, ma dopo averne parlato e studiando le ultime previsioni meteo, Sergio ed io abbiamo deciso di continuare verso est per evitare di limitare le nostre opzioni navigando sotto costa. La scelta ha pagato e la mattina del secondo giorno avevamo guadanato sei miglia e nel corso del giorno abbiamo allungato ulteriormente“.

Ora navighiamo verso nord-est, il vento è in progressivo rinforzo e ci aspetta una sventolata nel corso delle prossime 24 ore, con un fronte molto attivo con venti fino a 30 nodi. A seguire la regata proseguirà in venti leggeri, cercando di guadagnare miglia verso nord-est fino ad agganciare gli Alisei dell’Atlantico del Sud che ci porteranno fino al passaggio delle calme equatoriali“.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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