Global Ocean Race, Financial Crisis d’assalto
Class 40Global Ocean RaceOceanoVela 24 Aprile 2012 Zerogradinord 0
Oceano Atlantico – Mancano 1326 miglia a Cessna Citation per portare a termine la quarta tappa della Global Ocean Race. Il Class 40 di Colman-Cavanough ha raggiunto la latitudine di Haiti e della Repubblica Dominicana e ha da poco iniziato l’approccio alla penisola della Florida. Ricordiamo che la frazione si concluderà a Charleston.
Marco Nannini e Sergio Frattaruolo, attardati di quasi trecento miglia rispetto al battistrada, sono in forte recupero e hanno staccato con decisione Phesheya Racing, stabile al terzo posto.
La navigazione procede tranquilla e rilassata. L’unico problema è rappresentato dal caldo: insopportabile durante il giorno, quando è praticamente impossibile stare sotto il sole.
“Gli ultimi giorni di navigazione ci hanno finalmente regalato la calvalcata sulle onde che ci avevano promesso quando ci siamo iscritti a questa gara, sostenendo una media di oltre dieci nodi portati dagli Alisei qui si fa la bella vita. Da sabato siamo la barca più veloce della flotta e siamo riusciti a recuperare una settantina di miglia su Cessna ed allungare di una quindicina su Phesheya“.
“Nel corso di sabato notte siamo stati colti di sorpresa da un groppo. Il vento è rapidamente salito fin sui trenta nodi, ma timonando a mano con barca lanciata in spettacolari planate abbiamo tenuto finchè non è passato il nuvolone e la situazione è tornata alla normalità. Obbiettivamente non ci eravamo preparati le manovre per togliere lo spi in una situazione simile, quindi colpa nostra, ma per fortuna non abbiamo rotto niente. La notte successiva abbiamo infatti optato per un cambio vela togliendo lo spi grande ed usando il medio, più robusto, per evitare sorprese nella buia notte senza luna“.
“A parte questo episodio che dire, tante alghe galleggianti, le famose alghe del mar di Sargasso, che si impigliano in continuazione nei timoni. Durante il giorno caldo insopportabile, impossibile stare al sole“.
“Compessivamente non possiamo certo lamentarci, queste sono senza dubbio le miglia più facili che abbiamo affrontato dall’inizio della regata a Palma, se fosse tutto così sarebbe una pizza incredibile. Non vedo l’ora di arrivare a Charleston, rivedrò finalmente la mia fidanzata. Pensavamo di non riuscire a vederci a questo stopover, le casse sono troppo magre per coprire i voli. Per fortuna è venuto in nostro soccorso il mio partner logistico, Ventana Group, che si è molto gentilmente offerto di coprire il costo dei voli. Senza il supporto di Ventana, che ha fatto volare Ella ad ogni tappa, non so davvero come avremmo fatto“.
“L’altro evento per il quale sono in trepidazione è l’incontro internazionale di Mustang, le bellissime macchine americane della casa Ford, che stiamo organizzando per il 13 maggio presso il Lookout Pavilion del Charleston Harbor Resort & Marina. Salvo Mirabella del Mustang Club of Italy è uno dei miei fan numero uno e mi ha seguito passo passo da inizio regata diventando anche sponsor della mia campagna. Ad ogni tappa Salvo è riuscito, grazie al suo entusiasmo e ai suoi contatti, ad organizzare un incontro di Mustang, a Cape Town, a Welligton, a Punta del Esete ed ora negli Stati Uniti ci aspetta il raduno più grande, con una settantina di macchine attese all’evento che verranno dai club di Myrtle Beach, Savannah, Georgia, Columbia, North & South Carolina apposta per salutarci, un vero onore. Se siete in zona il 13 maggio non dovete assolutamente mancare“.
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