Global Ocean Race, Financial Crisis al comando
Class 40Global Ocean RaceOceanoVela 15 Febbraio 2012 Zerogradinord 0
Oceano Pacifico – E’ cambiato, e anche di molto, lo scenario della terza tappa della Global Ocean Race. Sebbene in acqua siano rimasti in tre, non mancano certo le emozioni e i colpi di scena. Marco Nannini e Hugo Ramon hanno recuperato ben 280 miglia a Cessna Citation, bloccato nella piatta, e sono ora al comando della regata.
Certo, la strada da percorrere per raggiungere la svolta di Capo Horn sono ancora molte, ma si tratta di un’impresa da sottolineare, in una frazione lunghissima, impegnativa dal punto di vista fisico e caratterizzata da condizioni meteo sovente al limite.
Poco prima di balzare al comando, Marco Nannini scriveva: “Dopo oltre due settimane di regata, nella tappa più emblematica di questa regata che ci vedrà doppiare Capo Horn, siamo riusciti a riagguantare la
testa della regata. Solo pochi giorni fa avevamo uno svantaggio di 280 miglia rispetto a Cessna Citacition, tutt’ora al comando, ma siamo riusciti
a chiudere il distacco a meno di 2 miglia. Una rimonta insperata aiutata da una fascia di venti leggeri che ha rallentato il nostro avversario. Siamo su rotte convergenti e non escludiamo di avvistarli nel corso delle prossime ore“.
“Se pensate che Conrad Colman su Cessna ha vinto la precedente tappa e viaggia su una barca di ultima generazione varata appena pochi mesi prima della regata, devo ammettere che provo molta soddisfazione ad essere ancora in ballo in questa tappa. Non mi faccio alcuna illusione, quando il vento aumenterà e ci troveremo di nuovo al traverso potremo far poco per stargli dietro. Con una barca molto più potente, il suo vantaggio tecnico diventerà impossibile da colmare. Ci manca anche una vela importantissima, lo spinnaker grande, quindi possiamo solo sperare in un suo errore per regalarci un risultato insperabile. Nel frattempo ci godiamo questa battaglia, chi lo avrebbe mai detto“.
“A bordo tutto bene, alla faccia dei 40 Ruggenti e 50 Urlanti oggi è spuntato il sole, il mare è piatto e c’è giusto un filo d’aria sufficente a tenere la barca in movimento. Mancano meno di 1500 miglia a Capo Horn e circa 2800 alla fine della regata. Continuate a tenere le dita incrociate e grazie ancora per le ulteriori donazioni ricevute tramite www.marconannini.com/it/aiutaci“.
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