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Cessna Citation torna al comando della terza tappa della Global Ocean Race e mette tra sé e Finacial Crisis oltre 100 miglia di acqua....

Capo Horn – Cessna Citation torna al comando della terza tappa della Global Ocean Race e mette tra sé e Finacial Crisis oltre 100 miglia di acqua. I tre equipaggi in gara navigano alla volta di Capo Horn, dove è annunciata una violenta burrasca con venti prossimi ai 60 nodi.

Marco Nannini e Hugo Ramon, attualmente secondi, stanno valutando se lanciarsi verso l’inferno o temporeggiare, difendendo la seconda piazza e l’integrità della barca, come racconta il Velista dell’Anno da bordo del suo Class 40: “Il nostro momento di gloria in testa alla Global Ocean Race è durato meno di due giorni poi, come previsto, i nostri avversari hanno allungato in rettilineo di pura potenza e velocità barca, con condizioni ideali per il nuovo scafo non c’era nulla da fare. Con medie orarie di 1-2 nodi più di noi, il nostro vantaggio è rapidamente evaporato. Ora il vento è finalmente girato, non siamo più al traverso ma con vento in poppa e ora paghiamo la rottura dello spinnaker grande. Insomma, ci vorrà un po’ di fortuna per trovare il modo di recuperare“.

Oggi però ho ben altro che mi frulla per la testa: abbiamo scaricato le ultime previsioni meteo e purtroppo è prevista una pericolosa burrasca con venti fino a 60-70 nodi proprio quando sarà ora per noi di doppiare il più pericoloso dei capi al mondo, fra circa 48 ore. Qui non c’è da scherzare, andate in una qualsiasi biblioteca a leggere i libri di coloro che sono stati rovesciati, disalberati, danneggiati o addirittura affondati proprio nel tentativo di doppiare il capo in condizioni estreme come quelle ad ora previste. Le carte meteo indicano venti di circa 40 nodi, ma quelle sono medie orarie sostenute. In pratica possiamo aspettarci fino al doppio in raffica soprattutto nel settore freddo della depressione dove la massa d’aria è instabile. Per esempio, il meteo dice che navighiamo in 15 nodi di vento, in verità ne abbiamo già 22-26, quasi il doppio… se ci avviciniamo troppo al continente, il fondale sale rapidamente con il rischio di onde molto ripide e pericolose, un po’ come nel Golfo di Guascogna, non a caso altro temutissimo posto dove navigare durante una burrasca“.

Siamo in costante contatto con il comitato regata ed anche la guardia costiera Cilena sta monitorando lo sviluppo di questa depressione che avrà centro proprio nello passaggio di Drake, fra Capo Horn e l’Antartica, esattamente il giorno in cui prevediamo di arrivare al capo più temuto e rispettato al mondo“.

La mia barca, che già partecipò al giro del mondo del 2008/2009, fu coinvolta in una forte burrasca a sud della Nuova Zelanda e subì migliaia e migliaia di euro di danni, travolta da onde che si frangevano sulla barca sradicando il pulpito di poppa e strappando tutte le antenne, rottura del boma etc… Dobbiamo valutare attentamente, danni di quell’entità mi costringerebbero al ritiro dalla regata visto che la cassa è magrissima. Una scelta potrebbe essere quella di rallentare, o addirittura fermarsi per consentire alla burrasca di superarci, per poi riprendere la rotta con meteo in miglioramento. E’ più facile e più sicuro affrontare una tempesta con spazio per correre con vento in poppa e dove le onde sono meno pericolose con buona speranza di evitare gravi danni“.

Questo ci costerebbe circa 24 ore per evitare il peggio. La decisione domani, dopo un nuovo aggiornamento meteo“.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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