Cape2Rio, il 4 gennaio si parte: al via anche Maserati
Cape2RioOceanoVela 28 Dicembre 2013 Zerogradinord 0
Cape Town – Il team di Maserati, capitanato da Giovanni Soldini, è pronto per affrontare la prima sfida del 2014 in oceano Atlantico. Il 4 gennaio il navigatore italiano e un equipaggio di nove persone taglieranno la linea di partenza della Cape2Rio, la più lunga regata tra due continenti dell’emisfero sud: 3.300 miglia nautiche fra Table Bay, Cape Town (Sudafrica), e Rio de Janeiro (Brasile).
A bordo, insieme a Soldini, un team internazionale di nove persone: gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel; il tedesco Boris Herrmann; lo spagnolo Carlos Hernandez; i francesi Gwen Riou e Jacques Vincent; il danese Martin Kirketerp Ibsen; e per la prima volta il monegasco Pierre Casiraghi.
La Cape to Rio Yacht Race, giunta oggi alla 14ma edizione, è una regata nata nel 1971, all’indomani del successo del navigatore sudafricano Bruce Dalling nella South Atlantic Single-handed Yacht Race del 1968, che conquistò un secondo posto assoluto e un primo in compensato. Dalling divenne un eroe nazionale e in Sudafrica la vela oceanica cominciò a essere sempre più seguita e praticata.
La prima Cape to Rio vide 59 barche alla partenza, tra cui un equipaggio tutto femminile che per la prima volta partecipava a una regata transoceanica. Robin Knox-Johnston su Ocean Spirit vinse la prima edizione con il tempo di 23 giorni e 42 minuti. Pen Duick III, capitanato da Eric Tabarly, concluse la regata al quarto posto.
La terza edizione del 1976 vide la partecipazione di ben centoventotto barche, tra cui Chica Tica II (che vinse la regata in tempo compensato) e Guia III.
Nel 1979 l’arrivo della regata venne spostato a Punta del Este, Uruguay (4.500 miglia da Cape Town), nel 1993 ritornò a Rio de Janeiro. Nel 2006 venne cambiato il nome della regata (Cape to Bahia) e il porto d’arrivo (Salvador de Bahia), ma nel 2011 tornò a essere la Cape to Rio.
Attualmente il record della regata (Cape Town-Rio de Janeiro) appartiene a Zephyrus IV, un maxi americano di 74 piedi, che nel 2000 compì il percorso in 12 giorni, 16 ore e 49 minuti, grazie a condizioni meteo particolarmente favorevoli (l’anticiclone del sud Atlantico posizionato molto a sud) che gli permisero di fare una rotta diretta.
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