Route du Rhum, Spindrift Racing 2 verso Gadalupe
In evidenzaMultiscafiOceanoRoute du RhumSpindrift 2Vela 3 Novembre 2014 Zerogradinord 0
Saint-Malò – Saint-Malò si è svegliata sotto la pioggia nel giorno della partenza della 10a edizione del più famosa e più affollata regata transatlantica per solitari. Al timone di Spindrift 2, la più grande imbarcazione nella storia della manifestazione, Yann Guichard non vedeva l’ora di attraversare la linea di partenza, perfettamente preparato ad affrontare una situazione impegnativa. E quando si è al timone di un trimarano di 40 metri è davvero necessaria molta concentrazione. Questa è soltanto la cronologia del primo giorno.
08:15: Dopo aver trascorso una notte di sonno, Yann Guichard ha consumato una prima colazione ricca ed equilibrata, tra cui un piatto di pasta per fare riserva di carboidrati. Nel corso di tutta la giornata, infatti, non avrà l’opportunità di mangiare qualcosa di diverso dalle barrette energetiche appositamente preparate per lui dal suo fedele compagno di squadra Xavier Revil, responsabile della cambusa di Spindrift 2 per la Route du Rhum.
08:30: Guichard condivide la colazione con la famiglia e il suo router Richard Silvani di Météo France che gli conferma le condizioni meteo della partenza e per la prima notte. Un primo fronte è previsto proprio in concomitanza con la partenza alle 14:00: circa con un vento da SSW di quindici nodi d’intensità che obbligherà i concorrenti a virare per raggiungere la boa di percorso di Capo Freels situato a 18 miglia (circa 30 km) dopo la partenza.
09:00: Lo skipper arriva alla Gare Maritime de Saint-Malò, dove un gommone è attesa di portarlo a bordo del suo trimarano che per la notte è stato ormeggiato in rada di fronte a Dinard insieme ad altri sette multiscafi della classe Ultimate. Prima di imbarcarsi, Guichard saluta i membri del team che sono tutti intorno a lui con l’entusiasmo di sempre.
09:10: L’ultima intervista: gli occhi dello skipper sono quelli di un concorrente, già proiettato nella regata. Guichard parla della potenza della sua barca sottolineando la priorità, che per scelta, darà alla sicurezza: “Ho dormito bene e la pressione aumenta lentamente. Le condizioni meteo sono quelle già annunciate per i prossimi tre giorni: avremo le prime 24 ore che saranno impegnative. Sappiamo che in Atlantico, la rotta a Sud sarà quella più veloce e questa è una buona cosa per noi. Dovrò temporeggiare all’inizio della regata prima di poter sfruttare tutta la potenza di Spindrift 2 e accelerare lungo il Portogallo. La partenza sarà sicuramente critica con tutte le barche spettatori che affolleranno l’area di partenza. Poi tutto sarà ben preparato per gestire la prima notte, dato che ci aspettiamo 30-40 nodi di vento. Ora, vorrei soprattutto che fossero già le 14.00“.
10:30: L’equipaggio issa le vele e prepara la barca in assetto da regata. Durante la fase di stand-by, il trimarano è armato con tre mani di terzaroli alla randa per essere gestibile al meglio. Guichard ha fatto un ultimo punto sulla procedura di partenza prima dell’inizio e prima di rilassarsi per qualche minuto.
12:30: Guichard pubblica una foto su Twitter con il messaggio: “Grazie a tutti! Ora tocca a me entrare in gioco. Grazie per tutto il supporto!”
13:00: In apertura del telegiornale delle 13.00 di TF1, l’esperto meteo del canale, Louis Bodin, è accanto a Yann bordo di Spindrift 2. Il giornalista indossa la muta di sopravvivenza già pronto per quando salterà in acqua con gli altri otto membri del team che saranno recuperati dal gommone del team.
In diretta a un’ora dalla partenza, Guichard è molto sereno e concentrato, mentre centinaia di barche spettatori hanno raggiunto l’area di partenza: “Questa giornata rappresenta il compendio di un intero anno di lavoro di tutto il nostro team. Le condizioni meteo in partenza sono leggermente meno impegnative del previsto e questo è positivo in vista delle manovre che dovrò fare Capo Freels. Seguo il mio ritmo, la gestione della partenza della regata sarà più prudente e poi via tutta velocità verso le Azzorre“.
13:50: lo staff di supporto prepara la barca per la partenza che avrà 1 mani di terzaroli sulla randa e fiocco trinquette (quasi 500 m2 di vela in tutto).
13:56: Quattro minuti alla partenza. Tutto lo staff di supporto si tuffa in acqua per essere recuperato dal gommone di assistenza, mentre il vento arriva a 20 nodi. Yann è solo a bordo ora.
14:00: Buona la partenza! Tutti i concorrenti rispettano il conto alla rovescia e attraversano la linea di partenza per una regata transoceanica di 3.542 miglia fino a Pointe-à-Pitre!
14:15: Il vento è aumentato a 25 nodi. Di fronte ai concorrenti c’è un’impressionante massa di nuvole nere. Gli skipper lavorano duro a bordo per regolare le vele. Le velocità aumentano.
14:45-15:15: Come previsto, la rotazione del vento non consente di doppiare Capo Freels senza virare. Guichard effettua una doppia virata, una manovra naturale ma delicata in un uno spazio così ristretto. Per la seconda virata è obbligato a passare nella zona dove ci sono le barche spettatori. Gesti precisi ripetuti centinaia di volte: lo skipper lavora con efficacia e determinazione.
15:30: Al passaggio a Capo Freels, Lionel Lemonchois è al comando seguito da Sidney Gavignet e Thomas Coville. Prudente come promesso, Yann doppia Capo Freels in settima posizione in assoluta sicurezza.
15:45: Ultima comunicazione VHF con i membri del team che lo scortano a bordo di un gommone. Lo skipper è contento di aver superato nel migliore dei modi questa delicata fase di partenza. Per lui ora è arrivato il momento di entrare in modalità ‘solitario’ e di prepararsi per le prossime ore.
Questa sera: I concorrenti attraverseranno il Canale della Manica in condizioni di vento forte, con onde da tre a quattro metri. Una bassa pressione diffusa con un fronte dall’Inghilterra a Capo Finisterre dovrebbe passare sulla flotta tra la mezzanotte e le tre del mattino. Intensità prevista del vento: 30 nodi. Dopo la punta della Bretagna, Guichard potrà iniziare una rapida discesa grazie a un flusso occidentale molto instabile con possibili raffiche a 40 nodi. L’obiettivo sarà quello di puntare direttamente a Sud per evitare l’anticiclone delle Azzorre e trovare condizioni di vento portante.
Yann Guichard sarà solo a bordo di Spindrift 2, ma due navigatori lo seguiranno da terra monitorando le informazioni sul meteo per aiutare lo skipper con la sua strategia. La navigazione è così impegnativa da rendere impossibile per Guichard passare del tempo seduto al tavolo da carteggio. L’analisi meteo verrà fatta a terra dai Richard Silvani di Meteo France e Erwan Erwan Israël, vincitore della Volvo Ocean Race nel 2012, che aiuteranno lo skipper nelle scelte strategiche, determinanti per la sicurezza e il risputato finale.
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