Route du Rhum, Groupama 3 in vista del traguardo
Class 40MultiscafiOceanoRoute du RhumVela 9 Novembre 2010 Zerogradinord 0
Route du Rhum – Oceano Atlantico – Mentre il maxi trimarano Groupama 3 è davvero a un niente dal traguardo di Guadeloupe – Franck Cammas è a meno di 100 miglia dalla linea di arrivo e vanta quasi 300 miglia di margine su Sodeb’O di Thomas Coville – in pieno Oceano Atlantico Andrea Mura allunga il passo nella categoria Rhum e si infiamma la battaglia nei raggruppamenti riservati agli IMOCA 60 e ai Class 40.
Forte dell’ottimo posizionamento deciso con il suo team meteo, Andrea Mura ha ora un margine di 78 miglia su Acapella. Il multiscafo di Charlie Capelle è più a nord rispetto a Vento di Sardegna, imbottigliato tra il grosso dei Class 40. Terza forza della graduatoria, a 126 miglia dal leader, è Pierre-Yves Guennec che, a bordo di Jeunes Dirigeants, sta sfilando in queste ore al traverso delle Azzorre.
Tra gli IMOCA 60, a guidare la classifica è sempre Veolia Environnement di Roland Jourdain. Lo skipper francese, che assieme ai vari Vincent Riou, Marc Guillemot e Jean-Pierr Dick ha fermato la sua discesa verso il traguardo attorno ai 30° nord per tentare di evitare una zona di alta pressione, è ora incalzato da Brit Air di Armel Le Cléac’h, rilanciato in classifica dalla scelta di una rotta più meridionale
Tra i Class 40, transitati a nord delle Azzorre e lontani dal traguardo più di 1700 miglia, il vantaggio di Thomas Ruyant va facendosi sempre più considerevole. Lo skipper di Destination Dunkerque vanta 85 miglia di margine su Appart City di Yvan Noblet che, al pari di Le Cléac’h, segue una rotta più a sud. Dopo essersi affacciato nella top ten, Marco Nannini è scivolato di qualche posizione ed è ora quattordicesimo a 282 miglia del leader. Se la strada per la vittoria sembra ormai preclusa, altrettanto non può dirsi per quella che porta nei quartieri alti della classifica. Certo, per poterli abitare Nannini deve riuscire a risolvere i problemi al pilota automatico che lo hanno afflitto per tutta la notte scorsa.
“Purtoppo nuovi problemi col pilota automatico, che nel cuore della notte mi hanno visto fare una strambata involontaria sotto spinnaker, con tutte le complicazioni del caso. Errore diverso da quello di inizio regata. In primis si è meccanicamente disconnesso l’attuatore dal braccio del timone, ma dopo averlo sistemato mi sono trovato con errori di elettronica che mi hanno consigliato l’utilizzo del pilota di riserva”.
“… il tutto mi e’ costato sicuramente svariate miglia, costretto a incalzare lo spinnaker con qualche acrobazia, una mano al timone e una per le cime…”
“Per il resto rimane questa situazione generale di arie leggere da cui districarsi. Il barometro mi conferma che mi sto allontanando dall’alta pressione ma il vento è diverso da quanto dicono i modelli. Proprio dove dovevo attraversare una zona di mollana mi sono ritrovato a fare una staorza sotto spi in 20 nodi di vento che non si sa bene da dove arrivassero”.
“Se riesco a districarmi, fatti i conti sarei contento. Sono arrivato al fronte in sedicesima posizione e ho rimontato fino al decimo posto. Ora sono scaduto ma i due sorpassi che ho subito sono giunti dal gruppo che ha scelto la rotta sud, per cui non posso farci nulla. All’interno del nostro gruppo non mi ha superato nessuno ed ho incrementato leggermente il margine sugli
inseguitori. Il problema appunto è uscire da queste ariette. Ci vorrà forse ancora un giorno, quindi i sudisti dovrebbero passarci”.
“Mi fa piacere che vedere che Andrea Mura ha riconquistato la testa della sua categoria. Procede veloce e nel corso delle prossime ore dovrebbe superarmi in termini di distanza all’arrivo. Bene, bene. Bravo Andrea”.
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