Giro del mondo in solitario, fine dei sogni
MultiscafiOceanoRecordSodeb'OVela 28 Marzo 2011 Zerogradinord 0
Video courtesy Sodeb’O Voile.
Oceano Atlantico – Purtroppo per Thomas Coville, anche il secondo tentativo di migliorare il primato sul giro del mondo in solitario senza scalo è fallito. Lo skipper di Sodeb’O, infatti, per ritoccare il record di Francis Joyon e del suo IDEC – 57 giorni 13 ore 34 minuti 6 secondi – avrebbe dovuto raggiungere Ouessant nel corso della notte tra domenica e lunedì, ma mentre le lancette raggiungevano l’orario limite, il maxi trimarano del solitario francese era al largo delle Azzorre, a 1.500 miglia dal traguardo.
Due sono stati i momenti chiave che hanno impedito a Coville di raggiungere l’obiettivo fissato al momento della partenza: il primo passaggio attraverso l’alta pressione di Sant’Elena, costata almeno 1.200 miglia di ritardo rispetto al tepo di riferimento, e l’attraversamento dei Dodrums che, appena un paio di settimane fa, ha sorpreso Sodeb’O con una fascia di vento leggerissimo, per non dire assente, profonda quasi 200 miglia.
In quel frangente, Coville, che dopo il passaggio di Capo Horn aveva ovviato a un problema di delaminazione di uno dei due scafi e si era ritrovato a gestire un vantaggio piuttosto consistente grazie all’accorta strategia definita con l’aiuto dei routier, ha iniziato una caduta libera senza fine, amplificata dalla particolare situazione meteo incontrata nel nord Atlantico dove, per sfuggire ad ampie zone di alta pressione, è stato costretto a continui cambi di rotta. Solo due giorni fa, dopo aver vissuto momenti di totale sosta forzata in pieno Oceano, Sodeb’O ha incontrato una brezza degna di tal nome e ha messo la prua verso casa, in netto ritardo rispetto al fantasma di IDEC.
Per seguire il tentativo sul tracking clicca qui
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