Napoli – Sorriso beffardo e piglio sicuro, Lorenzo Bressani da Trieste mette in tasca il biglietto per Napoli consapevole che difficilmente tornerà a casa a mani vuote. Rufo, contrazione triestina dell’italico refolo, vanta affinità elettive uniche con le acque del golfo delimitato da Ischia e Capri verso il largo e dal Vesuvio verso terra. Anzi, a voler ben vedere, è proprio davanti a Castel dell’Ovo che ha raccolto risultati sui quali ha costruito parte della carriera che tutti conosciamo.
Basta riavvolgere il nastro alla ricerca di highlights partenopei ed ecco spuntare, in rapida successione, ricordi da sorriso a trentasei denti. Il primo risale al 1998 quando, in compagnia del futuro olimpionico, nonchè campione del mondo 470, Andrea Trani, Lorenzo Bressani vice il Campionato Italiano 470 ed è incoronato sul podio del Circolo Canottieri Napoli, lo stesso che lo ha visto elevarsi nuovamente per ben due volte nel corso degli ultimi dieci giorni. La prima grazie al terzo posto ottenuto con il Melges 32 B-LinSailing.com di Luca Lalli, la seconda con la vittoria del Melges 20 Let’s Roll di Claudio Recchi.
Proseguendo la disanima della Lorenzo Bressani story si scopre poi che nel 2001, il golfo, “…dove con l’alta pressione di dovrebbe andare a destra, ma alla fine non è mai esattamente così…”, regala al due volte campione del mondo Melges 24 il terzo titolo di campione italiano IMS. Sono anni in cui le regate a compenso, regolate da acronimi come RM, SPL, GPH, vanno di gran moda. Con una prova di anticpo Wind di Sandro Pantaleo, mette in fila Giacomelli Sport di Mauro Pelaschier e ADS Glen di Gabriele Benussi e Vasco Vascotto. Tutti IMX-40, tutti provenienti dallo stesso angolo d’Italia.
Mauro Melandri
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