Trofeo Roberto Bianchi, vincono Gradasso, El Moro e Graffio
MonotipiaProtagonistVela 17 Marzo 2013 Zerogradinord 0
Gargnano – Il Circolo Vela Gargnano festeggia la sua apertura stagionale con il 35mo Trofeo Roberto Bianchi e il suo primo traguardo internazionale grazie alla medaglia di bronzo meritata da un suo gruppo di velisti al Campionato d’Europa delle Università sul mare francese di Cherbourg, in Normandia. Il terzo posto è arrivato grazie all’equipaggio formato da Fabiano Capuccini, Roberto Cima, Marco Di Fiore e Luca Silvioli, tutti del Circolo Vela Gargnano, team completato dal cesenate Riccardo Mellina, che difendevano i colori del CUS Bologna-Alma Mater Studiorum. La sfida Il 35° Trofeo Roberto Bianchi ha preso il via oggi alle 9.30. Vento da nord medio leggero che ha accompagnato le flotte per tutta la competizione, una gara bellissima con duelli infiniti ed una condizione ideale per regatare.
La gara era dedicata a Roberto Bianchi, che è stato un “affermato inventore” come lui stesso amava definirsi (sua l’idea della una suola delle espadrillas con uno scottino di una barca a vela), costruttore e progettista, tra i primi in Italia ad utilizzare la vetroresina con il celebre Aleir, un super FD che conquistò ben due podi assoluti nella Centomiglia di fine anni ’60 con l’equipaggio dei fratelli Luciano e Lorenzo Magrograssi, i velisti gargnanesi campioni d’Italia con l’olimpico FD nel 1968 sul mare di Trieste. Il percorso del trofeo Bianchi è una media “long distance” (di poco meno di 15 miglia) sulla rotta Gargnano-Campione-Gargnano con arrivo e partenza dal porticciolo della Marina di Bogliaco 2000 nella frazione gargnanese di Bogliaco.
Primo sul traguardo finale (poco dopo le 12) si è presentato Gradasso, l’Asso 99 condotto dal gentleman skipper bresciano Pietro Bovolato (portacolori della Canottieri Intra del lago Maggiore), nella quotidianità apprezzato primario agli Spedali Civili di Brescia. Alla tattica il figlio Luca, poi il suo ottimo equipaggio. In seconda posizione, ma primo sulla boa di Campione, Zio Ke Asso, l’ex barca del principe Luitpold di Baviera, ora armata da Max Tosi, skipper veronese della Fraglia Vela di Peschiera; terzo della flotta Asso si piazza Tasso Etilico condotto dalla ex gloria della olimpica Star, il veronese Albino Fravezzi, ex vice campione del Mondo, campione Europeo e Italiano con flotta più prestigiosa delle Olimpiadi.
Nei Protagonist è il Campione del mondo in carica dei Melges 24 Carlo Fracassoli, con alla tatica Leo Larcher, a mettere tutti d’accordo portando El Moro di Luca Pavoni (Canottieri Garda) al primo posto davanti ai campioni d’Italia in carica con questa carena, i gargnanesi di Bessi Bis con Pierluigi Omboni e Giuliano Monteggiove, terzo Follegrandros di Lorenzo Bocciola e Stefano Menoni.
Nella classe Crociera la prima barca è Graffio-Vitasol il Proteus 90 firmato da Umberto Felci, condotto dallo skipper del lago d’Iseo Giancarlo Baj.
Perfetto sotto ogni punto di vista il lavoro dei Giudici di Gara, con il Comitato guidato dalla signora Carla Malavolta.
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