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RS21 Yamamay Cup, Arvenis è il nuovo campione italiano RS21 Yamamay Cup, Arvenis è il nuovo campione italiano
Numeri da record ed in continua ascesa; vento teso con regate incerte sino alla fine e continui capovolgimenti di fronte a legittimare l’alto livello... RS21 Yamamay Cup, Arvenis è il nuovo campione italiano

Riva del Garda – Numeri da record ed in continua ascesa; vento teso con regate incerte sino alla fine e continui capovolgimenti di fronte a legittimare l’alto livello raggiunto: questo il biglietto da visita dell’Act4 della RS21 Yamamay Cup disputato a Riva del Garda con 33 team a sfidarsi in acqua e con in palio anche il titolo italiano e il Trofeo “King of The Lake”. Il tutto con la collaudata regia e professionalità della Fraglia Vela Riva del Garda.

Ma andiamo per gradi partendo dall’Italian Championship. Il titolo Open è andato ad “Arvenis” timonato da Davide Albertini Petroni (Circolo Nautico Loano) con Diego Negri, Samuel Naldi e Matteo Ramian. Titolo legittimato anche da un successo parziale nell’arco delle sei prove disputate con “Ora” (vento da Sud tipico del Garda) formato. “Arvenis” ha avuto la meglio su “Gioia” di Carlo Brenco (Circolo Vela Malcesine) e “Stenghele” di Pietro Negri (Circolo Vela Torbole).

Grande gioia per Davide Albertini Petroni: «Non nego di essere molto contento di questo titolo – ha dichiarato -. Un successo che voglio condividere innanzitutto con il mio equipaggio che è stato fantastico. Raccogliamo i frutti di un percorso di crescita iniziato a metà della scorsa stagione e continuato quest’anno. Crescita che ho notato anche all’interno della classe, non solo a livello di partecipanti ma anche come tasso tecnico, qualitativo e organizzativo. E poi devo sottolineare che apprezzo molto il “clima” che si respira nella classe RS21, anche nel dopo regata».

Dalla Open alla categoria Corinthian dove a scompigliare le carte tra i due favoriti della vigilia si è inserito “Uji Uji” del marchigiano debuttante Alessio Marinelli (Circolo Vela Porto Civitanova) che ha fatto suo il titolo con Carmen Sepe, Filippo Baldassarri e Matteo Morellina in equipaggio. Alle sue spalle “Stick N Poke” di Federica Archibugi (Sef Stamura An) e il “green team” di Ita 238 capitanato da Alessandro Venini (Lni Mandello del Lario) vera rivelazione della stagione.

Dal Campionato Italiano all’Act4 della RS21 Cup Yamamay. La tappa di Riva del Garda è andata a “Torpyone” di Edoardo Lupi (Varazze Club Nautico) con Manuel Weiller Vidal, Lorenzo Lupi e Massimo Gherarducci. Lupi, il “timoniere in camicia”, ha centrato anche due successi parziali. Gli altri sono andati ad “Arvenis”, “Stick N Poke”, “Fremito d’Arja” e “Ita 238”. 

Sul podio al secondo posto “Arvenis” – che consolida anche il primato nella classifica generale della RS21 Cup Yamamay – con un punto di vantaggio su “Caipirinha” di Martin Reintjes (Fraglia Vela Desenzano Bs) finito terzo.

Nei Corinthian il successo ricalca l’Italian Championship con vittoria ad Alesso Marinelli su Federica Archibugi e Alessandro Venini. Questi ultimi due si sono messi in luce anche per una vittoria di prova a dimostrazione che nella RS21 può succedere di tutto. L’Archibugi è ora leader della graduatoria generale con soli sei punti sul rivale di sempre, Vincenzo Liberati (Cn Sambenedettese) di “CodeZero Sailing Team”.

Infine l’assegnazione del 1° trofeo “King of The Lake” che è andato a “Torpyone” di Edoardo Lupi. Nella circostanza è stato premiato anche il velista più giovane che è risultato essere una “lei” e cioè la quindicenne Giada Cemin del team tedesco di “Rs Enterprise” di Fabio Larcher e Melanie Howeler.

Soddisfazione in sede di bilancio anche per Davide Casetti, presidente della classe RS21: «Sono molto soddisfatto dell’evento appena concluso: la struttura organizzativa di Fraglia Vela Riva è una garanzia sia in acqua che a terra, lo staff tecnico della classe ha preparato tutto alla perfezione come al solito e quello media ha prodotto contenuti di altissima qualità a supporto di un Campionato stellare in termini di numeri e livello. L’RS21 ha dato il meglio di sè con queste condizioni; sentire equipaggi urlare di felicità nel tratto di rientro al circolo planando a oltre 16 nodi dà grande soddisfazione». 

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