Melges 24 World Championship, beata solitudine
Melges 24Melges 24 World 2011MonotipiaVela 19 Maggio 2011 Zerogradinord 0
Corpus Christi – La giornata di Corpus Christi è iniziata sotto un cielo grigio piombo e con raffiche di vento intorno a 20 nodi. I trentadue equipaggi, arrivati sulla costa texana da undici paesi per contendersi il titolo di campione del mondo Melges 24, sono usciti in mare presto, perché nel pomeriggio era atteso un consistente rinforzo d’aria (puntualmente arrivato).
Oggi è stata una giornata da incorniciare per Lorenzo Bressani e il suo team – l’armatore Lorenzo Santini, il tattico Jonathan McKee, il tailer Federico Michetti e il prodiere Fabio Gridelli, nonostante qualcuno abbia provato seriamente a infastidire la marcia dei campioni del mondo in carica.
Non certo un “qualcuno” qualsiasi, ma Ebarr dell’australiano campione olimpico in carica in 470, Nathan Wilmot, che oggi ha lottato per recuperare terreno soprattutto nella seconda, combattutissima e spettacolare regata. Il colpaccio gli è però sfuggito in entrambe le prove.
La prima regata è stata decisa nella prima bolina, quando Bressani & Co. hanno preso la testa della flotta e non hanno concesso più alcuna chance agli inseguitori, nonostante insidiosi salti di vento di 20°.
La grande emozione è venuta nella seconda prova, che Wilmot e Favini hanno condotto testa a testa sino alla seconda bolina, con Bressani a distanza ravvicinata, pronto a dare la zampata vincente. In vista della boa era ormai duello serrato tra Wilmot e Bressani, che davano vita a una sorta di match race, risoltosi a favore di Uka Uka Racing, che conquistava l’interno in virtù di una migliore velocità e di una discreta dose di coraggio.
“Fino ad oggi è andato tutto molto bene – dice il tattico Jonathan McKee – la barca è veloce, abbiamo fatto buone partenze e mai grossi errori. Siamo però solo a metà campionato e sono attese condizioni meteo molto dure, quindi guai a pensare che sia finita. Abbiamo fiducia nei nostri mezzi ma non ci possiamo distrarre”.
“Abbiamo un buon vantaggio sugli avversari – conferma Bressani – e ci piace il vento forte, però ogni punto va conquistato con tenacia e umiltà. Le vittorie di oggi le dedico a Luca Paolillo, giovane promessa della vela azzurra in 420, scomparso questa notte all’età di 17 anni”.
In virtù dello scarto, Uka Uka Racing ha accumulato un buon vantaggio sugli avversari. A quindici punti dal team di Lorenzo Santini inseguono Brick House 812 di Kirsten Lane e Blu Moon di Flavio Favini. Un punto più indietro sono Full Throttle, tornato alla normalità dopo l’exploit di ieri, e Enbarr del citato Nathan Wilmot. Una classifica molto corta, segno che i giochi sono ancora aperti.
Storie diverse per gli altri due italiani, Altea di Andrea Racchelli e Audi Melges 24 di Riccardo Simoneschi. Il primo ha perso quota in virtù di una giornata così ed è ottavo. L’equipaggio di Simoneschi, che fatica a trovare il cambio di marcia, è rimasto stabile attorno alla nona posizione.
“In questi ultimi due giorni – ha dichiarato Riccardo Simoneschi, timoniere di Audi Melges 24 – non ce n’è girata una giusta, a volte per pochissimo. Quando le cose iniziano in salita è sempre difficile recuperare, ma sono convinto e fiducioso che la nostra esperienza e la capacità di essere team ci tireranno fuori anche in quest’occasione così complessa. Siamo consapevoli di poter recuperare su questa flotta che ci ha visto da gennaio ad oggi protagonisti delle classifiche. Per domani è atteso vento forte e quindi andremo in acqua sereni ed agguerriti”.
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