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Semplice. Pulito, possibilmente a emissioni zero. Da tempo si parla di inventare un nuovo motore che abbia queste caratteristiche. L’attenzione all’ambiente – ecologia è...
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Farr 40 World Championship – Porto Cervo – Semplice. Pulito, possibilmente a emissioni zero. Da tempo si parla di inventare un nuovo motore che abbia queste caratteristiche. L’attenzione all’ambiente – ecologia è demodeè, fa troppo anni settanta- sta per entrare nelle nostre macchine e nei nostri carburanti, come già da qualche tempo sostiene la pubblicità.

Camminare lungo le banchine il giorno della stazza delle vele, prima di un evento importante – ad esempio un Mondiale – fa ricordare che un sistema di propulsione “semplice, pulito a emissioni zero” l’uomo l’ha inventato, e lo usa con successo, da circa 8.000 anni. Si chiama vela.

Diverse per forma – quadre, auriche, latine,bermudiane – con maggiore o minore portanza, magre o grasse, le vele muovon un’imbarcazione senza consumare nulla. Per millenni ci abbiamo girato e scoperto il mondo, movimentato merci quando ancora benzina, gpl, metano, gasolio e uranio erano lungi dal venire.

Oggi sappiamo che è merito di fenomeni definiti dalla fluidodinamica e il gioco è diventato quello di complicarci la vita con variazioni millesimali, per ottenere la forma perfetta, capace di dare una frazione di nodo in più. E’ la competizione.

Sarà anche così, ma sulla vela, e sulle vele, l’uomo potrà sapere tutto, ma questo non cambia un dato di fatto incontrovertibile: se manca il carburante, cioè il vento, o se si riempie troppo il serbatoio, si resta in banchina. E l’Audi Invitational, passato in archivo con zero prove valide in paniere, ce lo ha ricordato.

Maestrale 2 – Brezze termiche, e ben disposti venti di gradiente, 0.

Consoliamoci pensano che era il primo tempo. Ora comincia il Mondiale Farr 40. Al via il meglio della flotta internazionale e, speriamo, un Eolo desideroso d’esserci amico.

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