Desenzano, Paola Viani – Giornata impegnativa per i cinquantasei Meteor in acqua a Desenzano sul Garda a contendersi il titolo nazionale. A guidare la classifica generale c’è sempre il terzetto Bianchi-Fonda-Sicher su Corto Maltese. Oggi, finalmente, mettono uno scarto di tutto rispetto e dopo otto prove sono a quota 13 punti. 8-3-2 sono i parziali della frazione odierna, la peggiore da quando, per gioco, sono saliti per la prima volta sul monotipo progettato da Van de Stadt ben quarantadue anni fa, e hanno pensato di trascorrere qualche giorno sulle rive del Garda. Bravi, bravissimi, non c’è che dire. I commenti in banchina sono sempre tutti per loro: “Se fossi andato dove sono andati loro ci sarei rimasto una settimana” oppure “Da qualunque parte vadano te li trovi sempre davanti”.
Ma la regata è anche quella degli altri, quelli più umani, che si devono barcamenare tra raffiche e buchi, tra buoni e scarsi, tra spi che non stanno su e strambate un po’ così.
Oggi altre tre prove con inizio sempre alle 8.30. Il Peler, intorno ai 5-6 nodi, ha consentito di far partire subito il conto alla rovescia. Il lato sinistro dava più garanzie ma la flotta, as usaual, si è divisa equamente tra le due sponde. A dare del filo da torcere si sono messi i ragazzi di Città di Viserba comandati da Matteo Para che partono bene e non si fanno più prendere. In scia Pequod di Marco Sacchi e Pulce d’Acqua della donna più temuta della flotta, Sabina De Martino.
Nella pausa si sceglie se fumare una sigaretta o sgranocchiare qualcosa. Tutto è impossibile perché il Comitato, senza indugi, da un altro start. Il Peler, con il passare dei minuti cala vistosamente e alla seconda boa al vento viene decisa una sospensione per la gioia di quella mezza flotta che avrebbe vinto il secondo DNF. Sissa, flotta di Chioggia, gode un po’ meno dal momento che gli sfugge per pochi metri la soddisfazione di bissare la boa in testa. Tutti a terra per un’ora in cui ci sta anche un piatto di pasta offerto dall’organizzazione.
Nel primo pomeriggio arriva la termica che gli indigeni chiamano Gardesana. Si riparte ma il carboidrato è troppo corroborante e con mezza flotta fuori il Comitato sospende il nuovo start e issa bandiera nera. A prendersi il BFD saranno in nove. Tra i sopravvissuti vince Amarcord di Lorenzo Carloia seguito da Engy di Pistore, il più regolare tra i meteoristi con tradizione, e da Corto Maltese.
C’è tempo per farne un’altra e allora si va. Serbidiola di Smrke Bojan con Nicola Davanzo nel ruolo di braccia pensanti, fa un altro centro dopo due giorni di grandi prove. Dietro ci sono ancora loro, che staccano Amarcord.
A questo punto mancano una sola giornata ed una prova per assegnare il titolo 2011 anche se ormai i giochi sono fatti, almeno per quanto riguarda l’oro. E’ dietro dove non c’è ancora nulla di certo: il secondo è a diciotto punti di distacco ma ne ha solo due sul diretto inseguitore, che, a sua volta, ne ha due sul quarto, che ne ha due sul quinto. Il campionato si decide qui e domani.
Waypoints
– Nicco Bianchi regata con t-shirt Zerogradinord versione black (ndr, ottima scelta, non c’è che dire);
– Bruno Fezzardi, che predilige il bordo mure a sinistra, va alla meta al grido: “Passo o viro?”;
– Pekora Nera è in vendita e pare che nel prezzo sia compreso anche il prodiere. Donne, fate la vostra offerta. E’ affascinante: blu notte con la tuga azzurra.
Per consultare la classifica clicca qui.
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