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Campionato Italiano UFO22, vince KetaKunà mentre a Pura Vida va la Turbocup Campionato Italiano UFO22, vince KetaKunà mentre a Pura Vida va la Turbocup
Due i titoli in gioco alla tappa di Acquafresca: campione del circuito Turbocup 2024 e campione Italiano 2024. L’atmosfera è elettrica: tutti i 21... Campionato Italiano UFO22, vince KetaKunà mentre a Pura Vida va la Turbocup

Acquafresca – Due i titoli in gioco alla tappa di Acquafresca: campione del circuito Turbocup 2024 e campione Italiano 2024. L’atmosfera è elettrica: tutti i 21 equipaggi presenti non vedono l’ora di iniziare a tirar fuori la grinta necessaria per vincere. 

Il venerdì vede una scarica di Peler fin troppo teso nelle acque antistanti a Brenzone: l’intelligenza resta issata a terra fino alle 15:30. Finalmente si parte e gli UFO22 iniziano a bordeggiare in 19 nodi temporaleschi. MC (Barbi, ANS) inizia con il turbo e si guadagna il primo posto con manovre pulite lontano dalle boe affollate, Magica (Larcher, CVG) li insegue e Speedy (Schirato, CVG) si posiziona terzo. 
L’instabilità del tempo non pregiudica la grande riuscita della prima serata con il veliero Circe ad impreziosire il panorama già mozzafiato del lago di Garda. 

Il sabato il comitato è deciso a recuperare le prove e alle 8:30 si taglia la partenza. La flotta si ritrova a giocare per due prove con una corrente nord e un Peler decisamente destro. Le partenze sono aggressive e il comitato si spinge fino alla bandiera nera. Altre due prove si tengono nel pomeriggio con un’Ora tarda ma moderata, chi sa sentire meglio la barca nel vento leggero vince. Il podio si stabilizza con KetaKuná (Cavallini, CNB) al primo posto, Magica al secondo e Pura Vida al terzo.

La flotta non demorde e nonostante la sveglia presto la serata è entusiasmante: musica, bottiglie Seiterre e sorrisi tra famiglie e amici. 

Alle 8 della domenica il Peler è teso con rallentamenti, e chi resiste nei cali e si fa trovare pronto dagli scarsi ha la meglio. Il campo di sinistra risulta favorito e le partenze in boa sono molto contese. Ma la situazione è cangiante e i tattici hanno trovato pane per i loro denti. Premia la prontezza di seguire i capricci del vento: cambia direzione ed intensità, e gli equipaggi devono cercare zone dove c’è pressione per portarsi avanti.

Ma chi è stato l’equipaggio più costante in queste condizioni instabili e in questa flotta cosí determinata? Chi è riuscito a mantenere i nervi saldi alle boe e l’umiltà di adattare la propria tattica?

La risposta è KetaKuná (Cavallini, Cavallini, Docali, Milan, parziali 1-1-4-1-2-9-5) tenace campione italiano 2024 che ha reagito e anticipato le mosse di tutti. Pura Vida (Parisi, Gandini, Berardi, Battistoli, parziali 5-2-3-2-4-5-4) sono al secondo posto e i “Magici” (Larcher, Albini, Larcher, Dall’Ora, parziali 2-5-4-1-7-11-1) al terzo. 
La classifica timoniere armatore invece ha premiato Luca Nassini (CVG), Arancia Malaspina (Circolo Nautico Vela Argentario) e Paolo Bertuzzi (ANS).

La Turbocup, combattuta fino all’ultima ammainata, la riporta a casa l’abilissimo equipaggio di Pura Vida. Chi segue in classifica è stato un degno avversario: Magica. MC (Barbi, Rossi, Trimeloni, Dalfino) con un equipaggio affiatato sale sul terzo gradino.  

La classifica timoniere armatore premia l’instancabile Deghejo (Lotto-Campana, Acquafresca). Al secondo posto l’agguerrito Speedy (Schirato del CVG) e al terzo la velocissima Lulú (Faoro, Verbano Yatch Club).

La stagione 2024 ha mostrato quanto nulla sia scontato, non un bordo, non una regata, non il meteo. La costanza di provare a buttare la prua davanti a tutti, la tenacia di non mollare dopo una manovra sporca e di riprovarci al bordo successivo, e la passione di riparare l’irreparabile, ha fatto divertire tutti. Pura Vida ha vinto meritatamente la Turbocup per il secondo anno consecutivo, e la flotta è cresciuta nella direzione del team migliore accogliendo con calore i nuovi equipaggi.

La classe UFO22, composta principalmente di amatori appassionati, è soprattutto questo: divertimento in acqua e fuori. E più ci si diverte, più si diventa forti. E questa è una classe sempre più forte.

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