Campionato Italiano Asso 99, il quasi affondamento di Gradasso
In evidenzaIncidentiMonotipiaVela 6 Settembre 2012 Zerogradinord 0
Bogliaco – Dopo giornate fantastiche, in cui sole e vento moderato hanno reso possibile allenamenti intensi e proficui, il primo giorno di Campionato si è trasformato in una quasi-tragedia. Alle 8.00 tutti gli equipaggi erano già in acqua e l’atmosfera che si respirava era tutt’altro che positiva. Cielo plumbeo, nubi minacciose e lago che lentamente si tingeva di verde.
Il campo di regata dopo breve veniva sferzato da più di 30 nodi e le onde stavano montando fino a raggiungere quasi due metri d’altezza. Il Campionato di Gradasso e Ali e vele si sarebbe chiuso in maniera drammatica poco dopo. Infatti, dopo una partenza in condizioni oltre il limite, alla prima virata, un errore di monovra ha fatto sbandare la barca fino alla scuffia. L’equipaggio, catapultato in acqu,a ha sperato e cercato di raddrizzare l’Asso 99. Poco dopo, purtroppo, Gradasso si è capovolto, cominciando ad imbarcare acqua.
In brevissimo tempo, sotto i colpi di onde ormai violentissime, la barca si è inabissata, rimanendo sopra la superficie dell’acqua solo per l’ultimo metro e mezzo di poppa.
L’equipaggio è stato portato in salvo da un gommone messo a disposizione dall’amico Fabio Trevisani, mente la barca è stata assicurata ad un altro gommone, casualmente presente, condotto dal Luca Dominici, gestore della piazzetta di Bogliaco. La barca è stata trainata per ore, scongiurando lo spiaggiamento più volte. L’albero nelle manovre di salvataggio ha ceduto, distruggendo tutta l’attrezzatura e le vele collegate.
Alle 17.00 Gradasso, soccorso da ben tre gommoni, è stato portato nel golfo di Toscolano Maderno, dove il vento si è placato. In mezzo al lago “l’uragano” imperversava ancora, raggiungendo in alcuni punti i 60 nodi (120 km/h).
A questo punto sono intervenuti i Volontari del Garda che hanno reso possibile, grazie ai sommozzatori, il recupero dell’imbarcazione che in breve tempo è ritornata a galleggiare sopra la superficie dell’acqua.
Gradasso e il suo equipaggio ringraziano tutte le persone che hanno collaborato e realizzato la messa in sicurezza delle persone e dell’imbarcazione, protagonisti di questa terribile, ma da un certo punto di vista fortunata, storia.
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