Il primo acuto è di Earlybird
Club Swan 42MaxiRolex Swan CupSwan 45Vela 9 Settembre 2008 Zerogradinord 0
[singlepic=416,170,250,,left]Rolex Swan Cup – Porto Cervo – E’ stato il Grecale il vero protagonista della prima giornata della Rolex Swan Cup 2008, iniziata oggi a Porto Cervo dove, per darsi battaglia, si sono radunati più di cento Swan di ogni genere e dimensione. Di intensità compresa tra gli otto e i dodici nodi, la brezza ha permesso al Comitato Organizzatore alle dipendenze dello Yacht Club Costa Smeralda, di impegnare gli equipaggi in tre prove.
Tra gli Swan 45, che al pari dei Club Swan 42 si affrontano in tempo reale, ma che oltre al prestigio dell’affermazione nella Swan Cup si giocano anche il titolo iridato, ad ottenere la pria leadership sono stati i tedeschi di Earlybird (oggi 3,1,1), regolari nella loro andatura d’alta classifica. Alle spalle del team di Hendrik Brandis si sono posizionati gli italiani di Ulika (5,3,3) di Andrea Masi e Vertigo (4,7,4) di Marco Salvi, a bordo del quale le chiamate tattiche sono di competenza di Vasco Vascotto. Quarti, con quattro punti di vantaggio su Jeroboam Ca’ Nova (11,2,7) di Vittorio Codecasa, gli inglesi di Fever (2,12,2). In netto ritardo i campioni del mondo in arica di Plenty (17,8,5), solo undicesimi.
La classe Club Swan 42, che in Sardegna è all’esordio internazionale, ha portato a termine due regate, concluse, episodio alquanto singolare, con lo stesso identico ordine di arrivo. Due primi per il vincitore della classifica combinata della Giragalia, Kora 4 (1,1) di Paolo Scerni, ora primo davanti a Cuor di Leone (2,2) di Leonardo Ferragamo e agli statunintensi di Interlodge (3,3).
Per le classi Maxi e Classic, invece, il Comitato di Regata ha invece disposto due percorsi costieri. Il primo gruppo ha percorso un totale di trantacinque miglia, mentre il secondo, aperto a scafi più piccoli, ha fermato i log dopo ventiquattro miglia. Rotte identiche nella prima parte, con un comune giro di boa tra gli Isolotti Monaci, dove i due gruppi – comprendenti un totale di sessantanove scafi – sono arrivati sotto spinnaker. A quel punto, una strambata ha diviso le due classi: la regata è proseguita fino a Mortoriotto con finale al Pevero per i Classic e si è invece allungata tra le isole dell’Arcipelago della Maddalena per la classe Maxi, prima della lunga bolina, utile a raggiungere la linea di traguardo posta al Golfo del Pevero.
Tra i Classic, che regatano con un sistema appositamente predisposto denominato NSR – Nautor’s Swan Rating – ha chiuso primo lo Swan 48 britannico Zen, seguito dal 56 piedi spagnolo Clem e dallo Swan 47 italiano di Francesco Persio, Dream.
I trentadue scafi appartenenti alla divisione Maxi, livellati dai rating IRC, sono stati regolati, in tempo compensato, da Favonius di Roel Pieper, primo sul 601 Spirit of Jethou di Peter Ogden e Ginger di Leslie Green. Una classifica che stravolge l’ordine d’arrivo effettivo: a tagliare per primo il traguardo, infatti, è stato l’equipaggio italiano di White Lie.
La Rolex Swan Cup tornerà domani. Il meteo prevede venti da est d’intensità compresa tra i sei e i dieci nodi.
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