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Presentato a Porto Cervo il nuovo Mini Maxi di Neville Crichton. Seppur più piccolo rispetto al pluri titolato cento piedi, Alfa Romeo 3, progettato...

[singlepic=389,250,170,,left]Alfa Romeo – Porto Cervo – Dopo sei anni di primati assoluti nelle competizioni internazionali con gli avveniristici Maxi Alfa Romeo, Neville Crichton, armatore e skipper neozelandese, presenta Alfa Romeo 3, imbarcazione dalle dimensioni meno impressionanti delle precedenti, ma ugualmente destinata a diventare una delle protagoniste delle regate internazionali.
A differenza di Alfa Romeo 2, infatti, il nuovo Mini Maxi è lungo solo sessantanove piedi – 21.40 metri –  ed è stato ideato per regatare in Mediterraneo con l’obiettivo di misurarsi in contesti più competitivi di quelli affrontati dall’attuale serial winner, varato nel 2005 in Australia.
Alfa Romeo 3, che ha debuttato proprio in occasione della Maxi Yacht Rolex Cup di quest’anno, è al momento affidata a un equipaggio di fama mondiale, composto dai velisti di Ericsson Racing Team, prossimi a prendere parte alla Volvo Ocean Race con il loro skipper Torben Grael. Si potenzia così, in un 2008 già ricco di successi, l’ampio disegno di partnership veliche di prestigio condotto da Neville Crichton, affiancato in diverse occasioni da uomini di Alinghi.

[singlepic=410,250,170,,left]Come i suoi predecessori, Alfa Romeo 3 è stato progettato dallo studio statunitense Reichel-Pugh e costruito a Sydney da McConaghy Boats. La barca è stata assemblata ad Antibes sotto la supervisione del project manager, e skipper, Wade Morgan. Ex velista dell’America’s Cup, Morgan è stato un membro assiduo dell’Alfa Romeo Yacht Racing Team, oltre ad aver fatto parte dell’equipaggio del Rosebud, l’imbarcazione statunitense che si è aggiudicata la Rolex Sydney Hobart Yacht Race del 2007: “Sono alla quarta barca ideata dagli americani Reichel-Pugh e sono decisamente soddisfatto della qualità della loro progettazione e dell’assistenza che garantiscono – ha commentato Crichton – Ci sono solo tre progettisti al mondo che avrebbero potuto realizzare uno yacht di questa qualità. Tra l’altro, il livello di successo che abbiamo ottenuto con gli yacht precedenti parla da sé. Riconfermarli è stata una scelta dovuta”.
Questo nuovo Mini Maxi è sotto ogni punto di vista uno yacht all’avanguardia ed è un’imbarcazione dall’estetica straordinaria. Appositamente progettato per primeggiare nelle competizioni mediterranee, lo scafo è eccezionalmente leggero. Il guscio, completo di motore, attrezzatura di coperta e timone, pesa meno di quattro tonnellate, mentre il dislocamento complessivo non arriva ai quindicimila chili. In fase di progettazione, infatti, è stato ridotto il peso della barca in ogni modo possibile. Una nuova schiuma molto leggera è stata utilizzata per l’anima del sandwich, mentre il metallo più utilizzato è il titanio – resistente come l’acciaio ma più leggero del quarantacinque per cento – forgiato su misura per realizzare i pulpiti e i materiali di coperta. I criteri di contenimento del peso sono stati applicati in modo sistematico su ogni componente, come ad esempio per il colore dello scafo che, a differenza dei due Alfa Romeo verniciati in argento, è ora completamente bianco: una scelta che si traduce in un risparmio di ben quindici chili.
[singlepic=365,170,250,,left]Fascino e grinta che s’impongono in tutto il loro splendore anche sotto coperta. Dopo essere scesi lungo i pochi scalini del tambuccio, Alfa Romeo 3 regala un vero e proprio shock visivo. A farla da padrone è uno stile ricercato che raramente s’incontra nelle barche da regata, solitamente progettate per affascinare chi le guarda da fuori e non i pochi che entrano al loro interno. Dopo essere scesi ed essersi girati, ci si accorge immediatamente che la scaletta è la riproduzione di un’enorme calandra della Alfa Romeo, il muso che contraddistingue l’intera produzione della casa automobilistica italiana. Qui sottocoperta, grazie ai giochi di luce e ai materiali impiegati nelle vernici, si è accolti da uno sfolgorante rosso metallico che si estende dalla sezione dedicata alla strumentazione di bordo fino al motore, ma che vira verso tonalità più scure, fino a diventare nero, a seconda di come ci si muove all’interno della barca. Stare seduti al tavolo da carteggio è poi come trovarsi al volante della 8C, l’auto sportiva prodotta da Alfa Romeo in edizione limitata, ed è proprio il concept di pre-produzione della 8C ad aver ispirato il colore che ricopre il vano motore. Il risultato è un ambiente dal design sofisticato che muta continuamente alla vista.

La domanda è legittima: perché, dopo anni di gare con gli yacht più grandi e veloci del mondo, l’armatore neozelandese amante della velocità ha optato per un tale downsizing?
“Mi sarebbe piaciuto far realizzare un’altra imbarcazione da cento piedi – ha spiegato Crichton – ma il livello d’intensità competitiva in questa classe, per numero di barche e relative performance, attualmente non rappresenta il contesto nel quale amo competere. Ci saranno dieci yacht del tipo di Alfa Romeo in tutto il mondo, ma si è rivelato sempre molto difficile riunirne un buon numero. I Mini Maxi sono già tanti e sono in aumento: la flotta mondiale sta crescendo e dobbiamo aspettarci di vedere imbarcazioni diverse in grado di primeggiare. Allo stesso tempo, queste imbarcazioni vantano prestazioni di tutto rispetto e in alcune gare, con favorevoli condizioni meteo, possono lottare per la line honours”.

Progettazione
[singlepic=388,250,170,,left]I progettisti americani Reichel-Pugh hanno ideato quest’ultima imbarcazione per Neville Crichton con criteri conformi a quanto richiesto dalla partecipazione alla Mini Maxi Division della Maxi Yacht World Cup 2008, stabilendo nei sessantanove piedi la dimensione ottimale per gareggiare con il sistema di rating IRC. Alfa Romeo 3 si ispira alla progettazione di un’imbarcazione di analoghe dimensioni, il Belle Monte, realizzato per un armatore statunitense e varato nel maggio di quest’anno. Con un lungo bompresso, sul quale verranno armati spinnaker asimmetrici, lo scafo è potente e ampio. Il raddrizzamento è affidato a una profonda chiglia a bulbo priva di sistemi di movimentazione; per ottenere la stabilità necessaria, il baglio massimo è molto pronunciato e arriva a sfiorare quello del più grande cento piedi.

Costruzione
Assieme alla neozelandese High Modulus, McConaghy Boats ha costruito lo scafo: si tratta della quarta imbarcazione realizzata dal cantiere australiano per Neville Crichton. Lo scafo, nato da stampo maschio, è in sandwich di fibra di carbonio e Nomex a nido d’ape, con schiuma Corecell nelle aree ad alto carico. Si è cercato di ridurre il peso in ogni modo possibile, impiegando ad esempio titanio in quantità.

Scafo e coperta
[singlepic=408,170,250,,left]Come detto, a differenza delle precedenti imbarcazioni di Crichton, famose per il loro color argento metallizzato, lo scafo di Alfa Romeo 3 è bianco, una scelta che ha contribuito a significativi risparmi in termini di peso della vernice utilizzata. Il layout della coperta è semplice, con un pozzetto lungo e piatto che va dallo specchio di poppa fino al tambuccio. Il pozzetto è sgombro da ogni tipo di attrezzatura, eccezion fatta per le colonnine del timone e dei tre coffee grinder. Fornita da Harken, la ferramenta è in parte motorizzata da centraline idrauliche della Nautec.

Chiglia e timone
La chiglia, in acciaio inossidabile Weldox 900, e il bulbo di Alfa Romeo 3 sono stati costruiti in Italia. La zavorra è di circa sette tonnelate e mezzo. Il timone, costruito da McConaghy Boats, è una solida pala ad alto modulo, servita da cuscinetti a sfere in titanio forniti dalla francese JP3.

Albero e attrezzatura
Uno straordinario albero in fibra di carbonio s’innalza per trentuno metri e mezzo al di sopra della coperta. L’antenna è opera della società neozelandese Southern Spars che ha anche realizzato le attrezzature in carbonio EC6, esclusività dalla quale è dipeso un risparmio di peso del trenta per cento rispetto a quelle realizzate in acciaio inossidabile. L’equipaggio ha la possibilità di regolare l’inclinazione dell’albero prima della gara mediante l’utilizzo di distanziatori collocati nella scassa e tramite un tenditore applicato sullo strallo di prua.

Vele
A vestire la nuova barca di Crichton è ancora una volta la North Sails Australia. Sviluppate dal sail designer Keith Lorenz e da Steve Calder, membro del Performance Resources Group di North International e responsabile del progetto vele dell’Ericsson Racing Team, le vele di Alfa Romeo 3 sono state laminate sotto l’attenta guida di Alby Pratt dopo lunghe settimane di studio spese all’interno della galleria del vento della Auckland University, dove già hanno prese forma alcune vele di Coppa America. I sedici profili forniti contestualmente al varo sono realizzati negli Stati Uniti, mentre le vele per andature portanti, confezionate in Cuben Fiber, sono state assemblate presso il loft di Sydney, recentemente ampliato.
Secondo Michael Coxon, amministratore delegato di North Sails Australia e tattico a bordo di Alfa Romeo 2, la sfida che hanno dovuto affrontare i sail designer è dipesa in larga parte dal fatto che la barca è dotata di una chiglia fissa: “A differenza del cento piedi, dotato di canting keel, su Alfa Romeo 3 il vento apparente non sarà così a pruavia, per cui abbiamo realizzato degli spinnaker più profondi. Sarà un’imbarcazione molto diversa da governare, con uno scafo molto potente in cui il peso dell’equipaggio e la gestione del baglio massimo della barca saranno fondamentali per la stabilità”.

Equipaggio
Con la chiglia fissa, Alfa Romeo 3 sfrutterà l’ampio baglio massimo e il peso dell’equipaggio per conferire stabilità all’imbarcazione, che ospiterà diciotto velisti, poco meno del cento piedi dotato di canting keel.

Alfa Romeo 3
Lunghezza: 21.40 mt.
Larghezza: 5.08 mt.
Dislocamento: 14.700 kg.
Pescaggio: 4.80 mt.
Superficie scafo: 132 mq
Superficie coperta: 92 mq
Altezza albero: 31.50 mt.
Superficie velica di bolina: 226 mq
Superficie velica alle portanti: 480 mq
Progettisti: Reichel-Pugh
Strutturalisti: High Modulus
Cantiere: McConaghy
Vele: North Sails Australia
Attrezzatura: Harken
Albero: Southern Spars

Classe: Mini Maxi e IRC
Numero velico: NZL-8
Armatore: Neville Crichton
Club: Royal New Zealand Yacht Squadron

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Il video della conferenza stampa. Copyright Zerogradinord.it.

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