Louis Vuitton Trophy – Auckland – In merito alla vittoria di Azzurra contro i franco-tedeschi di All4One, regata valsa un solo biglietto di andata per le semifinali, arrivano presso la nostra redazione il commento, i complimenti e l’incoraggiamento di Vasco Vascotto per il team guidato da Francesco Bruni.
[singlepic id=4017 w=204 h=300 float=left]”Ieri ad Auckland è stato terminato dai ragazzi di Azzurra un cruciverba a cui mancava una sola soluzione per poter accedere alla fase successiva ed al prossimo, chiamiamolo così, cruciverba. All’1 verticale si leggeva così: attributo maschile sinonimo di carattere.
La risposta l’ha data tutto l’equipaggio, ma soprattutto colui che di solito è il più bravo (senza nulla togliere agli altri) a dare questo tipo di risposte: Checco Bruni.
E la risposta era semplice, rotonda, a volte un po’ sospesa: palle!
Per chi è naturalmente in possesso di questo attributo la risposta non poteva tardare a lungo, o troppo a lungo, anche perchè ieri la regata con i franco-tedeschi era una di quelle dentro o fuori.
In questi giorni ho visto e sentito commenti che in coro recitavano tutti più o meno così: ‘…quelli di Azzurra finchè il vento è leggero vanno bene, poi quando aumenta non sono in grado”. Cazzate!
In barca le regate si vincono navigando bene, mettendo una dietro l’altra le regole base del ‘bravo velista’. Gli equipaggi italiani hanno, questo si, una sensibiltà particolare con i venti leggeri, ma con il tempo e con il lavoro hanno affinato le manovre e rinforzato i muscoli.
Ora sono completi! Quando perdono una regata c’è la consapevolezza che la perdono perchè non sono riusciti a mettere in pratica quello che è nelle loro potenzialità .
E oggi nella disciplina del match race Bruni si è ricordato che non sa fare bene solo la fase difensiva, il ‘Catenaccio alla Trapattoni’, ma è in grado anche di attaccare, di mettere pressione all’avversario fino a costringerlo alla penalità e non solo. E continuarlo ad attaccare una volta ferito, fino a costringerlo al momento del via a seguirlo una lunghezza dietro. Fatto questo, serviva di nuovo abbassare le pulsazioni e controllare, ora si, alla Trapattoni. Ed in questo è stato bravo Tommaso. Reduce da qualche sbavatura, ha dimostrato di aver fatto tesoro dalle ultime imprecisioni portando a termine il lavoro: controllo e zeru rischi!
Oggi il vento soffiava ma a nessuno dei commentatori è venuto in mente di dire che i ragazzi di Azzurra non sanno manovrare o che le ‘macchine italiane’ possono avere solo pochi cavalli come le Fiat. Gli italiani hanno pochi cavalli laddove i cavalli non servono, ma dove servono sanno tirarli fuori come le Ferrari.
Domani bisogna risolvere un nuovo cruciverba.
Suggerimento: 17 persone trovano la soluzione prima di una sola. Per battere Team New Zealand c’è bisogno di tutti.
Vasco Vascotto”
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