LifeSail on SuiGeneris, Best Explore è passato a… nord-ovest
LifeSailSui generisVela 19 Settembre 2012 Zerogradinord 0
Stretto di Bering (Lat 66°17.00’N – Long 168°13.00’W) – Stamani alle ore 5.00 italiane Best Explorer è entrata nell’Oceano Pacifico attraverso lo Stretto di Bering completando così, prima imbarcazione con equipaggio e bandiera italiani, il Passaggio a Nord Ovest che unisce l’Atlantico al Pacifico passando a nord del continente americano.
Erano le ore 3 del meridiano di Greenwich quando Best Explorer, sospinta da un vento amico di 15 nodi e illuminata da un pallido sole è transitata nello stretto di Bering tra le due isole Diomede, la Grande, russa, e la Piccola, americana avendo percorso oltre 7000 miglia dalla partenza. Rispettando la tradizione marinara, a bordo si è brindato a Nettuno ringraziandolo per aver consentito di passare.
Best Explorer è uno yacht a vela in acciaio di 15 metri, partito il primo giugno da Tromsoe, nel nord della Norvegia, con lo scopo di arrivare in Pacifico attraverso il mitico Passaggio a Nord Ovest. A bordo si sono alternati nelle varie tappe diversi membri dell’equipaggio, interamente italiano, composto da persone normali, non professionisti della navigazione estrema, che autofinanziandosi hanno preparato l’impresa nel corso degli ultimi due anni.
Expedition leader è Nanni Acquarone, con molti anni di esperienza nelle navigazioni artiche. Con Best Explorer ha oltrepassato gli 80 gradi di latitudine nord nell’arcipelago delle Svalbard, arrivando a meno di 600 miglia dal Polo Nord. Nel corso della traversata sulla rotta aperta da Amundsen, i navigatori italiani hanno incontrato molte difficoltà causate dal ghiaccio. Se è vero che i cambiamenti climatici rendono questa rotta potenzialmente accessibile a unità
che non siano dei rompighiaccio, è accaduto che enormi blocchi di banchisa siano stati sospinti dai venti verso le coste canadesi, rendendo la navigazione a tratti quasi impossibile. In particolare la parte centrale del passaggio, con l’approccio alle località di Gjoya Haven e Cambridge Bay, è stata ben più difficoltosa del previsto. La tappa finale nel mare di Bering vedrà l’equipaggio del Best Explorer affrontare le consuete burrasche autunnali previste in particolare intensificazione nei prossimi giorni.
Queste le parole, a nome dell’equipaggio, di Nanni Acquarone: “Siamo lieti di aver portato il tricolore tra i ghiacci del passaggio che unisce l’Atlantico con il Pacifico a nord del continente americano. E’ una bella impresa compiuta da Arctic Sail Expeditions Italia, un gruppo di velisti appassionati, di persone comuni che hanno dedicato tempo e risorse personali per navigare in luoghi remoti e inaccessibili, incontrando piccole comunità locali alle quali è stato proposto un programma di scambio culturale tra scuole primarie. In questo momento pensiamo di provare sensazioni simili a quelle del primo italiano che raggiunse l’Antartide a vela negli anni ’70, Giovanni Ajmone Cat. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’impresa, idealmente con noi a bordo di Best Explorer“.
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