Transat Jacques Vabre, una poltrona per due
Class 40IMOCA 60Level ClassOceanoTransat Jacques VabreVela 10 Novembre 2011 Zerogradinord 0
Oceano Atlantico – Dopo una settimana di mare la Transat Jacques Vabre sta entrando nel vivo e i distacchi in seno alla flotta raccontano di una situazione molto equilibrata.
Tra gli IMOCA 60 continua il testa a testa tra Virbac Paprec 3 e Hugo Boss che, a sud-ovest delle Canarie, si sono prodotti in un notevole cambio di passo e hanno lasciato sul posto gli avversari, ora staccati di oltre duecento miglia. I due battistrada navigano pressoché appaiati, visto che a separarli sono una ventina di miglia. E’ finita, almeno per il momento, la “carriera” di Cheminées Poujoulat, abbandonato in pieno Atlantico dall’equipaggio recuperato da un elicottero dopo che un cedimento strutturale ne minacciava la galleggiabilità.
Tra i Class 40, invece, le ultime ore hanno parlato a favore della fuga di Aquarelle.com che, a sud-ovest delle Canarie, ha allungato su eRDF, ora in ritardo di oltre centodieci miglia, e su Groupe Picoty, saito in terza posizione. Nel raggruppamento è impegnato anche Hip Eco Blue di Fantini-Stella che da bordo raccontano: “A poco più di una settimana dalla partenza, questa edizione della Transat Jacques Vabre ha già mostrato carattere vivace e tono impegnativo, mettendo a dura prova uomini e mezzi. Molti gli abbandoni: nei Class 40 sei su sedici; nei Multi 50 quattro su sei; negli IMOCA 60 quattro su tredici. Le più colpite sono state le due categorie più vulnerabili alle avverse condizioni meteo. Numerosi i colpi di scena, tra i quali si annovera anche un salvataggio in elicottero, come è avvenuto per Chemineés Poujoulat“.
“La flotta Class 40 si sta allungando. Anche il duo italiano ha dovuto affrontare numerose difficoltà a bordo e qualche rottura causata dalle instabili condizioni meteo. Ma fino ad ora Andrea e Tommaso hanno compiuto scelte da marinai, nel rispetto della barca. Nelle ultime ventiquattro ore hanno dovuto ancora combattere con i margini di un fronte perturbato, hanno virato a ovest per avvicinarsi alla rotta diretta e poi punteranno in direzione dei Caraibi, sfruttando un flusso favorevole da nord-ovest“.
“Ecco una dichiarazione che ieri sera ci ha rilasciato Cino Ricci, che fin dall’inizio ha preso a cuore il team di Hip Eco Blue: ‘Sto seguendo la regata e oltre ai Class 40 tengo monitorati anche i trimarani e gli IMOCA. Sono tutti partiti un po’ allegramente ma hanno incontrato due o tre pesanti depressioni fra la partenza e le Azzorre che hanno creato grosse difficoltà. C’era da aspettarselo, perché si tratta di una scia di depressioni che salgono dal Golfo del Messico e seguono all’incirca la rotta diretta della regata. Andrea si è abbassato molto e ha fatto una mossa intelligente, che dimostra che fa anche i conti con la barca non giovanissima che ha. Era rischioso per via di un campo di alta pressione che tiene scostato l’Aliseo, lì il vento non batte e si va al lasco. Ma Andrea si è mosso in tempo. Anche gli altri poi si sono dovuti abbassare rapidamente, lo si vede bene dai tracciati del tracker. Ad Andrea e Tommaso adesso dico: tirate dritto, perché la regata è ancora lunga e bisogna arrivare alla fine’“.
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