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Costa Concordia, la rotta della nave secondo QPS Costa Concordia, la rotta della nave secondo QPS
In attesa che sia la scatola nera a raccontare l'esatta dinamica dei fatti accaduti la notte dello scorso 13 gennaio, una prima ricostruzione della... Costa Concordia, la rotta della nave secondo QPS


Video courtesy QPS.

Isola del Giglio – In attesa che sia il Voyage Data Recorder (VDR, la scatola nera) a raccontare l’esatta dinamica dei fatti accaduti la notte dello scorso 13 gennaio, una prima ricostruzione della rotta seguita dalla Costa Concordia è stata elaborata da QPS, specializzata nello sviluppo e nella distribuzione di software per la navigazione. La società olandese ha utilizzato le informazioni GPS e i tracciati AIS della nave.

Secondo QPS, alle 21.41 la nave ha prua per 298° e viaggia a 15 nodi verso Cala Cannelle quando inizia ad accostare a dritta: non si sa se a bordo si siano resi conti di essere ormai in drammatico ritardo. Alle 21.44, a una velocità di circa 16 nodi, Costa Concordia transita al traverso di Cala Cannelle ed è su un fondale di 60 metri, in rapidissima diminuzione. Davanti, infatti, ha gli isolotti di Le Scole che, verso sud-est, presentano una serie di pericolosissimi scogli affioranti. Alle 21.45, la nave, ora su un fondale di 7-10 metri – il pescaggio di Costa Concordia è di 8,20 metri – urta il granito della scogliera staccandone una porzione enorme. Lo squarcio, che si apre sotto la linea di galleggiamento tra la mezzanave e il giardinetto di sinistra, è letale: la sala macchine, la sala generatori e i quadri tecnici sono allagati in una manciata di minuti. Alle 22.45, ormai senza propulsione e dopo aver dissipato tutto il suo abbrivio, all’apparenza in totale balia delle correnti, la Costa Concordia si incaglia definitivamente a ridosso di Punta Gabbianara, dove inizia a inclinarsi verso dritta.

Come detto in apertura, decisivi per fare chiarezza sull’esatta dinamica dei fatti che hanno portato all’affondamento del Costa Concordia e sul perché da bordo si siano attesi 76 minuti prima di lanciare il segnale di distress, saranno i dati rilevati dalla scatola nera, sequestrata dalla magistrura inquirente. Ricordiamo che oltre ai dati di navigazione, il VDR fornirà anche la registrazione di quanto detto in plancia prima e dopo il verificarsi del sinistro.  L’apertura della stessa, in quanto atto irripetibile, dovrebbe avvenire a breve alla presenza dei legali e dei periti nominati dalle parti coinvolte nel naufragio.

Mentre Guardia Costiera, Alpini, Vigili del Fuoco e Polizia di Stato continuano la ricerca di eventuali superstiti, il nucleo sommozzatori dei Carabinieri sta svolgendo rilievi relativi alla posizione delle ancore, che stando ai video diffusi sembrerebbero essere state calate a nave già incagliata, al punto di impatto contro la secca de Le Scole e al timone, rinvenuto completamente a dritta.

Intanto, tradotta in diverse decine di lingue, continua a fare il giro del mondo la telefonata intercorsa tra il Capo della Sala Operativa della Capitaneria di Livorno, il capitano di fregata Gregorio De Falco, e il comandante di Costa Concordia, Francesco Schettino.

Per visualizzare i video del naufragio clicca qui.

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