Volvo Cup Melges 24, la classe sul Campionato Italiano di Alghero
LaylineMelges 24VelaVolvo Cup 21 Maggio 2010 Zerogradinord 0
[singlepic id=5817 w=300 h=204 float=left]Volvo Cup Melges 24 – Alghero – “Qualche giorno per riflettere e analizzare con calma e a freddo i fatti di Alghero. Risultato, una prima convinzione: il compito principale di questo Consiglio deve essere la tutela dei diritti dei propri associati, armatori e atleti professionisti e dilettanti”.
Nella settimana dopo-Alghero sono queste le parole di Paolo Testolin, presidente della Classe Italiana Melges 24, quella classe che tante risorse ed energie ha messo nell’organizzazione del Campionato Nazionale che si è svolto, appunto ad Alghero, dal 6 al 9 maggio scorso e conclusosi con un ex aequo.
“Alla luce di ciò – continua Testolin – in considerazione di come l’esito del Campionato sia stato, seriamente condizionato da decisioni e ‘sentenze’ del Comitato di Regata e della giuria più che dalle regate disputate; in considerazione anche dell’impatto che questi eventi hanno avuto sulla classe e sui suoi protagonisti, nonché sui media, ebbene tutto ciò premesso, in questi primi giorni abbiamo voluto raccogliere tutta la documentazione, gli atti, i verbali e le testimonianze relative agli accadimenti di Alghero”.
L’idea è quella di sottoporre il tutto ai vertici della Federazione Italiana Vela, per verificare con essi possibili soluzioni affinché situazioni come quelle maturate durante il Campionato Nazionale Melges 24 non abbiano a ripetersi.
“A onor del vero – spiega ancora il presidente della classe Melges 24 – abbiamo già contattato la FIV che ha subito mostrato grande attenzione al nostro caso e si è resa disponibile all’incontro in tempi davvero ristretti. Questo ci rende fiduciosi nella possibilità di aprire un dialogo costruttivo. Quello che vorremmo, è discutere, in un’ottica di fattiva collaborazione, il principio secondo il quale nessuno meglio della classe stessa è in grado di proporre i propri ‘arbitri’: Presidente di Comitato, di giuria e stazzatore. Riteniamo insomma che si debba individuare un metodo di scelta ove la classe abbia facoltà, ovviamente nell’ambito dei tecnici federali, ufficialmente riconosciuti, di scegliere a chi affidarsi per la gestione delle proprie regate e del proprio Campionato Nazionale”.
“Ci conforta inoltre il fatto che, in questa nostra azione, abbiamo avuto da subito il supporto di altre classi monotipo di riferimento nel panorama velico internazionale, classi che come la nostra hanno in varie occasioni subìto situazioni simili. L’opinione comune e il punto di partenza di questa iniziativa è la consapevolezza di non poter trascurare l’impegno profuso da ogni singolo protagonista, da ogni singolo armatore, sotto il profilo sportivo e sotto il profilo economico. E ciò vale per i professionisti come per i non professionisti che con la stessa passione investono denaro, fatica e tempo per dare lustro a questa classe, alla vela e allo sport”.
“Sara mia cura – conclude Testolin – e attenzione di questo consiglio, con il quale abbiamo unanimemente coordinato ogni azione, informare la classe e gli organi di informazione dei risultati e dei passi che percorreremo su questa vicenda”.
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