Napoli – Napoli vuole respirare aria di America’s Cup e per farlo s’impegna a corrispondere all’America’s Cup Event Authority qualcosa come 5 milioni a evento. Cifra importante, nemmeno paragonabile a quella pagata dalle amministrazioni di Cascais e Plymouth, che hanno goduto di sette giorni di regate (due di Preliminaries, inutili ai fini della classifica generale, ma comunque completi dal punto di vista agonistico, e cinque tra match race e regate di flotta).
Puntualizzazione d’obbligo. Infatti, imbeccati da Russell Coutts, convinto della necessità di semplificare il format di ogni appuntamento dell’AC World Series, l’America’s Cup Event Authority e l’America’s Cup Race Management starebbero pensando di cancellare il primo week end di regate, solitamente dedicato ai Preliminaries. Una novità che, se approvata, troverà applicazione già a partire dall’AC World Series di San Diego.
In pratica la manifestazione avrà formalmente la stessa durata, ma le regate vere e proprie – trasmesse dall’America’s Cup TV – si disputeranno da mercoledì a domenica. Il primo week end, invece, sarà impegnato con la disputa di regata di allenamento.
Se così fosse, appare scontato un minor coinvolgimento da parte del pubblico e quindi una valorizzazione inferiore dell’importo investito, che, nel caso di Napoli, non è davvero secondo a nessuno.
Intanto a Napoli si lavora anche sul versante agonistico. Sembra fondata la notizia che vorrebbe le principali realtà coinvolte intenzionate a supportare un equipaggio composto da velisti partenopei. Quasi scontato, e auspicabile in tale eventualità, il coinvolgimento di Francesco de Angelis.
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